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ANALOG/MIXED SIGNAL

OCXO

26

- ELETTRONICA OGGI 442 - GENNAIO/FEBBRAIO 2015

Oscillatori OCXO:

uno sguardo in profondità

G

razie alla temperatura stabile, si possono ottenere

stabilità di frequenza dell’ordine di 0,2 E10-9 con

un OCXO ad alte prestazioni, un valore nettamente

migliore rispetto a un TCXO (Temperature Compensated

Crystal Oscillator – Oscillatore a cristalli termocompensati)

ad alte prestazioni di circa 0,1E-6 e questa stabilità viene

mantenuta in un intervallo di temperatura di ampiezza da

-40 a 85 °C.

Queste elevate prestazioni sono il risultato del cristallo (ta-

glio AT o taglio SC), che viene montato all’interno di un in-

volucro metallico a una temperatura precisa o turn point (in

pratica la temperatura critica in corrispondenza della quale

la deriva incrementale della frequenza è prossima a zero).

Come si può vedere in figura 1, il taglio AT ha punto di turno-

ver superiore definito, la cui temperatura varia con l’angolo

del taglio. L’immagine mostra inoltre che il taglio SC ha un

punto di turnover più piatto a temperatura più elevata e quin-

di si presta ad applicazioni in cui è richiesta una temperatura

di funzionamento più elevata. Lo svantaggio del taglio SC sta

nel fatto che è molto più difficile da produrre e la resa pre-

vista è inferiore rispetto ai cristalli con taglio di tipo AT, e di

conseguenza i costi sono molto maggiori. Il modello e il de-

sign dell’involucro del cristallo dipendono dalle specifiche

globali definite dal cliente in collaborazione con il produttore

(compresi i requisiti ambientali); i tradizionali modelli di in-

volucro sono di tipo HC49 e HC37, che possono prevedere

una struttura di montaggio a quattro punti che garantisce

una migliore protezione da fattori ambientali.

Il circuito di riscaldamento solitamente consiste in uno o due

transistor assemblati su una cavità di rame, al cui interno

sono montati elementi dipendenti dalla frequenza come il

cristallo e i condensatori di regolazione di frequenza. I tran-

sistor (spesso è preferibile averne due per ridurre al minimo

i gradienti di temperatura nella cavità) sono normalmente

controllati da un ponte di Wheatstone dotato di un sensore

termico in uno dei bracci, le uscite dei quali sono trasferite al

circuito di controllo e utilizzate per equilibrare la temperatu-

ra di inversione effettiva del singolo cristallo nell’altro brac-

cio. Ogni cristallo appartenente al medesimo lotto sarà carat-

terizzato da prestazioni leggermente diverse. Pertanto, per

garantire le migliori prestazioni possibili, è essenziale che

ogni circuito di riscaldamento venga impostato per adattarsi

all’inversione esatta o punto di turnover, del cristallo speci-

fico utilizzato. Si tratta di un’operazione che richiede molto

tempo e quindi influisce sul costo di produzione di un OCXO.

Generalmente, è possibile produrre OCXO a frequenze com-

prese fra 5 MHz e circa 130 MHz. Ovviamente alcune fre-

Peter Sinclair

Application support manager

IQD Frequency Products

L’oscillatore a cristalli di tipo OCXO (Oven

Controlled Crystal Oscillator), ovvero a

temperatura stabilizzata, rappresenta la tecnologia

di punta per i prodotti che utilizzano cristalli al

quarzo e prevede il mantenimento del cristallo nel

circuito a una temperatura costante, per ottenere

un elevato livello di stabilità

Fig. 1 – Differenti andamenti del turn point di oscillatori OCXO di tipo

AT-cut e SC-cut