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- ELETTRONICA OGGI 442 - GENNAIO/FEBBRAIO 2015

TECH INSIGHT

SGT

L’

elevato interesse commerciale dei di-

splay spinge i costruttori a sperimen-

tare continuamente nuove tecnologie che

possano consentire di fabbricare schermi

a cristalli liquidi e a matrice attiva più gran-

di e luminosi, senza tralasciare di ridurne

i costi pur aumentandone il valore di mer-

cato.

I componenti fondamentali degli attuali

pannelli LCD sono i transistor a film sottile,

ottenuti con il più economico silicio amorfo

idrogenato (a-Si:H TFT) oppure con il più

efficiente silicio policristallino (PolySi TFT).

In questi transistor a effetto di campo (FET) è la tensione ap-

plicata sulla base (gate) a generare il potenziale elettrico che

modula la conduzione degli elettroni fra emettitore (source)

e collettore (drain) e quindi la corrente di lacune nel verso

contrario, mentre la saturazione si verifica quando la tensio-

ne sul collettore diventa sufficientemente alta per causarne lo

svuotamento di cariche libere e perciò lo spegnimento.

L’idea che ha spinto un team di ricercatori inglesi a

far evolvere i Thin-Film Transistor (TFT) verso i nuovi

Source-Gate Transistor (SGT) consiste nel realizzare

fra base e emettitore una giunzione capace di modu-

lare il flusso delle cariche libere e quindi comandare la

conduzione di corrente o la saturazione. In pratica, la

tensione in base abilita la corrente nello stato di condu-

zione, mentre è l’emettitore che può svuotarsi di porta-

tori di carica causando la saturazione del transistor. In

effetti, la giunzione fra emettitore e base funziona come

un diodo Schottky, dove lo stato elettrico è deciso dai

soli elettroni perché non avviene alcuna ricombinazio-

ne con le lacune e perciò la velocità di commutazione

è maggiore rispetto agli altri tipi di giunzione, anche se

qui la soglia in tensione è più bassa e quindi più critica

da considerare al momento di definire la polarizzazione

circuitale.

Di conseguenza, rispetto ai FET i transistor SGT hanno

Display e tablet “arrotolabili”

grazie ai transistor SGT

Gianluca Scotti

Un nuovo tipo di transistor a film sottile con un

diodo Schottky incorporato fra base ed emettitore

consente di realizzare componenti fabbricabili su

supporti vetrosi plastici robustissimi ed economici

Fig. 1 – Schema semplificato che evidenzia la differenza fra un transistor TFT FET e un SGT, nel

quale la conduzione è comandata dalla base e la saturazione dall’emettitore

Fig. 2 – Le caratteristiche di uscita dei transistor FET e SGT con identica geometria

e medesima polarizzazione mostrano curve più stabili per i secondi