Elettronica_Oggi_440 - page 65

EDA/SW/T&M
MODULAR INSTRUMENTS
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- ELETTRONICA OGGI 440 - OTTOBRE 2014
ridurre le dimensioni. Ad esempio, potrebbero utilizzare
oscillatori più compatti, con prestazioni inferiori, o ridur-
re la spazio tra le piste sul circuito stampato, aumentan-
do in questo modo gli accoppiamenti e così via. Tuttavia
queste rappresentano particolari scelte di progetto e non
svantaggi intrinseci delle soluzioni modulari.
Alcuni strumenti modulari sono sezionati in modo che
vari componenti dello strumento possano essere più fa-
cilmente aggiornati. La modularità delle interfacce ana-
logiche potrebbe richiedere un maggiore cablaggio, pro-
ducendo così un piccolo impatto sulle prestazioni. Inoltre
la calibrazione dello strumento può risultare più difficile
quando le parti del sistema sono sostituibili.
Quinto mito – La modularità degli strumenti si riferisce
all’hardware e non al software
Quando prendono in considerazione gli strumenti modu-
lari, la maggior parte dei progettisti elettronici pensa ai
sistemi PXI, AXI, VXI o a qualche altro sistema che com-
prenda un telaio e dei moduli intercambiabili. Sebbene i
cestelli con bus standard rappresentino certamente una
parte importante della modularità, il solo hardware mo-
dulare non offre molto valore aggiunto se non è affianca-
to da un software e una calibrazione anch’essi modulari.
Ad esempio, gli analizzatori di segnali vettoriali Agilent
M9391A e M9393A PXIe (Fig. 6) sono composti da quattro
moduli PXI: un generatore di clock, un sintetizzatore del
segnale di riferimento, un mixer per la conversione di fre-
quenza e un digitalizzatore.
La compattezza dell’hardware è interessante, ma il vero
valore aggiunto è dato dal fatto che hardware, software
e l’approccio di calibrazione sono tutti modulari. Questi
prodotti consentono al cliente, ad esempio, di aggiorna-
re successivamente solo la sorgente di clock al fine di
ridurre il rumore di fase. Il software di controllo deve ga-
rantire questo livello di modularità. Analogamente, in uno
strumento da banco tradizionale, la calibrazione avver-
rebbe per tutti e quattro i componenti insieme, in modo da
ottenere più facilmente le prestazioni migliori. Tuttavia,
questo approccio non consentirebbe di garantire le stes-
se prestazioni dopo la sostituzione del modulo di gene-
razione del clock. Un diverso approccio di calibrazione
modulare è necessario per assicurare i vantaggi dell’ag-
giornamento. Questo rappresenta un esempio dei motivi
per cui hardware e software sono ugualmente importanti
negli strumenti modulari.
Quale parte di questo mito è vera?
In certi casi è vero che alcuni prodotti modulari sono in
realtà solo uno strumento tradizionale inserito in un ce-
stello modulare. Alcuni analizzatori di segnali vettoriali
PXI, ad esempio, non sono composti da quattro moduli,
bensì da un singolo modulo ampio che occupa diversi
slot nel cestello PXI. Il software e la calibrazione di questi
prodotti furono sviluppati secondo l’approccio tradizio-
nale. Questi prodotti offrono i vantaggi della strumenta-
zione modulare (come la compattezza e la rapida inter-
connessione tra strumenti) ma non il livello di versatilità
nell’aggiornamento dei prodotti realmente modulari (sia
hardware, sia software e calibrazione), come l’analizzato-
re vettoriale M9393A PXIe.
Le differenze tra gli strumenti di test modulari e da banco
sono sottili ma importanti. In generale, le architetture mo-
dulari offrono dei vantaggi quando si devono realizzare
dei sistemi composti da molteplici strumenti. Invece, gli
strumenti da banco sono l’ideale quando si desiderano
le prestazioni migliori da un singolo strumento. Natural-
mente nel mondo reale le distinzioni non sono mai così
nette. Nella maggior parte dei casi il miglior compresso
tra prezzo, prestazioni e flessibilità si otterrà impiegan-
do una combinazione di strumenti modulari e da banco.
Inoltre è vero che strumenti da banco saranno più adatti
in una fase dello sviluppo (cioè durante l’iniziale carat-
terizzazione dei prototipi), mentre in altre fasi (validazio-
ne del sistema) saranno preferibili quelli modulari. Così,
scegliendo un approccio grazie al quale sia possibile
passare facilmente tra strumenti modulari e da banco, si
risparmieranno probabilmente tempo e denaro durante lo
sviluppo.
Q
Fig. 6 – Analizzatore di segnali vettoriali realmente modulare Agilent
M9393A PXI VSA
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,...104
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