Elettronica_Oggi_440 - page 58

COMPONENTS
SENSORI MAGNETICI
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- ELETTRONICA OGGI 440 - OTTOBRE 2014
L’effetto Hall
è capitale per molti sensori
I
sensori magnetici a effetto Hall
prevalgono nelle misure di cor-
rente perché sono facilmente
integrabili all’interno di piccoli cir-
cuiti capaci di provvedere local-
mente all’amplificazione e all’ela-
borazione dei segnali rilevati. Il
principio fisico è molto semplice,
perché consiste nel misurare sui
due contatti ai lati di un elemento
conduttivo Mems Cmos una diffe-
renza di potenziale proporzionale
al flusso magnetico che vi passa
attraverso ortogonalmente e che
riesce, grazie alla forza di Lorentz,
a spingere gli elettroni tutti da una
parte lasciando le lacune dall’al-
tra. Dato che il flusso magnetico è
generato a sua volta da una corren-
te elettrica, ecco che si ricava una
tensione linearmente proporzionale
alla corrente, che dipende unica-
mente dalla sensibilità magnetica
del materiale conduttivo e può
rilevare la corrente continua nelle
due direzioni, oppure la corrente
alternata.
Il punto debole comune a tutti i
sensori Hall è la sensibilità, ossia la
densità minima di flusso magnetico
Lucio Pellizzari
I sensori a effetto Hall rilevano il campo magnetico
generato dalle correnti e perciò consentono di
misurarle a distanza con precisione e affidabilità
senza interferire sulle caratteristiche circuitali
delle applicazioni
Fig. 1 – Schema semplificato di un sensore a effetto Hall
dove la tensione generata Veh è linearmente proporziona-
le alla corrente Ip che alimenta il flusso magnetico ψ
Fig. 2 – Schema a blocchi del MAX9921 di Maxim Integrated capace di gestire due sensori Hall e interfacciarli con un microprocessore rilevando i
gradini di corrente fino a 4 mA/μs
1...,48,49,50,51,52,53,54,55,56,57 59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,...104
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