Elettronica_Oggi_440 - page 55

COMM
FTTA
(RRH), anche se sono quasi uguali alle RRU, e siccome sono
più grandi devono per forza essere montati sul traliccio e
per di più un po’ in alto, laddove si può arrivare solo con
apposite scale. In effetti, il problema più fastidioso del pas-
saggio dalle cellule 2G/3G alle cellule 4G/LTE è che se si
collegano le RRH alla BBU con i convenzionali cavi coassiali
si rischia di esporre i segnali alle interferenze atmosferiche
e, inoltre, occorre che sia installato e ben funzionante un
ulteriore impianto per alimentare elettricamente le RRH.
Occorrono, dunque, due infrastrutture, che richiedono
installazione e manutenzione separata, e possono nel tempo
guastarsi indipendentemente l’una dall’altra, con la con-
seguenza di dover far intervenire personale tecnico con
entrambe le competenze.
L’equilibrio fra le fibre ottiche e il rame
Considerando queste problematiche e allo scopo di pre-
venire le interferenze e migliorare la qualità e la velocità
dei segnali, si è pensato di collegare la BBU alle RRH in
fibra ottica, realizzando così le connessioni Fiber-To-The-
Antenna; è poi stato facile pensare al passo successivo,
ossia cercare di mettere negli stessi cablaggi dove ci sono
le fibre ottiche anche le linee di trasporto dell’alimentazione
Fig. 2 – Le soluzioni per le connessioni ibride fibra e rame sono proposte
da CommScope nella famiglia Heliax giunta già alla terza generazione
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