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58 • NOVEMBRE • 2015

I

l mondo della produzione industriale sta viven-

do una profonda trasformazione. Grazie alle tec-

nologie digitali, a Internet, all’automazione e alla

robotica, assisteremo a un’autentica rivoluzione

nel modo di produrre che si svilupperà in modo pro-

gressivo nell’arco di 10-20 anni. Si parla di quarta

rivoluzione da quando l’industria è nata. La prima

avvenne nel 18esimo secolo, con l’invenzione della

macchina a vapore e la meccanizzazione del lavoro

manuale. La seconda e la terza si sono susseguite

nel 20esimo secolo, prima con l’introduzione dell’e-

lettricità e l’uso di tecniche di produzione in serie, e

poi con l’elettronica e l’informatica, che hanno con-

sentito di automatizzare la produzione. Il termine

Industry 4.0, con cui si fa riferimento alla fabbrica e

alla produzione intelligenti, venne coniato nel 2011

alla fiera di Hannover e fu poi utilizzato dalla indu-

strie tedesche che vennero chiamate dal governo fe-

derale a presentare idee e soluzioni per un progetto

di modernizzazione della manifattura tedesca.

Iniziative di indirizzo e di supporto alla trasforma-

zione della produzione industriale sono sorte anche

nell’ambito dell’Unione Europea, negli Stati Uniti e

in Cina. Per tutti, gli obiettivi sono un processo pro-

duttivo connesso, flessibile e dotato della capacità

di autorganizzarsi in modo dinamico per fabbricare

prodotti altamente customizzabili.

Questi processi innovativi nel manifatturiero sa-

ranno in grado di spingere la crescita soprattutto

nei Paesi che per primi sapranno organizzarsi in

questa direzione. Una recente ricerca del

Boston Consulting Group (BCG)

riguardante la Germania

prospetta un salto di produttività del 5-8% sul to-

tale dei costi manifatturieri pari a 90-150 miliardi

di euro in dieci anni, con 390mila posti di lavoro in

più. L’Italia, secondo Paese manifatturiero in Euro-

pa, secondo gli analisti di BCG è in buona posizio-

ne, visto l’elevato livello di automatizzazione e gli

investimenti in tecnologie innovative che le aziende

stanno già realizzando. Tuttavia il Paese è in ritar-

do nella definizione di un programma nazionale per

l’innovazione nella produzione. Nell’ultimo Osser-

La fabbrica

del futuro

L’Italia, secondo paese manifatturiero

in Europa, è in buona posizione, visto

l’elevato livello di automatizzazione e gli

investimenti in tecnologie innovative che

le aziende stanno già realizzando

Francesca Prandi

Fonte: The unbelievable Machine Company (Graphic: Bitkom)