LIGHTING 2 - maggio 2013
Ormai affermatisi come sorgenti di luce i LED hanno
un po’ ridimensionato il loro tradizionale ruolo
di indicatori di segnali a semiconduttore e a ben
vedere l’illuminazione ottiene risultati commerciali
notevolmente superiori dato che se ne installano in
volumi enormi tanto negli ambienti domestici, quanto
nelle strade e nei luoghi commerciali.
In effetti, i LED offrono molti vantaggi in termini di
efficienza energetica, durata di vita e fattore di forma,
ma ciò che molti trascurano è che a determinare questi
pregi sono i driver per il loro comando. I driver per LED
possono essere di vario tipo, alimentati in continua o in
alternata e, talvolta, progettati e costruiti su misura con
caratteristiche custom. Ciò che si è visto soprattutto negli
ultimi due anni è la diversificazione delle prestazioni dei
driver che oggi si trovano già predisposti per LED di
bassa, media o alta potenza e con i livelli di tensione di
alimentazione più adeguati per ciascuna applicazione,
dai decimi alle centinaia di Volt.
Per esempio, l’illuminazione
stradale è uno dei settori
applicativi più interessanti per
i LED e per questo impiego
occorrono driver in alternata
capaci di erogare tensioni di 120
e persino 480 Vac oltre che dotati
per forza anche delle protezioni di
legge che consentano l’isolamento
del carico dalla linea della rete
pubblica in caso di guasti. Sono
molti i costruttori che si sono
messi a produrre e vendere driver
già predisposti specificatamente
per queste applicazioni. Un altro
dei settori più in fermento è
l’illuminazione domestica e anche
qui ci sono dei vincoli da tenere
in considerazione. Per esempio, a
differenza delle lampade a incandescenza che irradiano
nell’ambiente anche il calore insieme alla luce, i LED
sono caldi ma circoscrivono il calore nel loro supporto
e cioè all’interno della lampada che deve quindi essere
adeguatamente robusta. Inoltre, i moderni ‘punti luce’
da ambiente sono tutti graduabili e perciò i driver devono
includere anche un triac con un circuito di modulazione
PWM. Il problema è che diminuendo brutalmente la
corrente si peggiorano le prestazioni dei LED in termini
di temperatura di colore e linearità di regolazione. A
tal proposito sono in corso svariate sperimentazioni da
parte dei costruttori che cercano di realizzare i circuiti
di regolazione di potenza integrandoli nello stesso silicio
del driver. La tendenza più accreditata sembra essere
l’uso di particolari circuiti PWM a corrente costante
capaci di simulare il comportamento dei Triac pur
occupando molto meno spazio.
Un’altra tendenza che crea problemi ai costruttori di
Lucio Pellizzari
Cresce il mercato dei driver
per LED
Il mercato dei LED si è diversificato e richiede driver sempre più vicini alle applicazioni
e spesso con caratteristiche custom
XII
Lighting
Fig. 1 – Il driver iWatt iW3617 da 25 W integra un doppio stadio di conver-
sione che garantisce un’elevata precisione di comando
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