LIGHTING 2 - maggio 2013
XV
Dal punto di vista elettrico le lampadine a incandescenza
sono resistenze ohmiche percorse da correnti di rete di for-
ma sinusoidale. In caso di illuminazione a LED la situazio-
ne non è altrettanto facile. I LED sono semiconduttori che
funzionano a corrente continua. Le loro curve caratteristiche
presentano a circa 3 V un cambio di pendenza piuttosto bru-
sco. Se si supera il massimo ciò può persino comportare rapi-
damente la fine definitiva.
I LED necessitano pertanto di particolari driver che tra-
sformano in corrente continua costante la tensione di rete,
la quale permette che tutti i LED di una catena presentino
esattamente la stessa luminosità – indipendentemente dalla
tensione di soglia. Tali driver non sono però più componenti
resistivi, ma utenze con un fattore di potenza che può essere
molto inferiore all’unità. Di conseguenza le armoniche si ri-
flettono nella rete generando correnti reattive indesiderate.
La corrente continua pulsante crea problemi
Per poter trasformare una tensione alternata in una corren-
te continua costante questa deve essere raddrizzata e livellata
per mezzo di un condensatore sufficientemente grande che
si carica durante una semionda al valore di picco e rilascia
energia fino a quando la semionda successiva raggiunge il
valore ai suoi capi. Se il valore di tensione sul raddrizzatore è
superiore a quello sul condensatore, durante ogni semionda
si verifica un rapido passaggio di corrente di alta intensità, il
cui picco è molto superiore a quello che ci si aspetterebbe in
base alla potenza. Ne deriva una corrente non più sinusoi-
dale, che oltre alla frequenza fondamentale presenta un’al-
ta percentuale di armoniche. Questa problematica è dovuta
esclusivamente al fatto che la corrente alternata in ingresso
deve essere raddrizzata e livellata prima di poter essere ulte-
riormente elaborata. Se ora si aggiunge un convertitore che
dall’elevata tensione costante genera la corrente costante ne-
cessaria, la situazione peggiora ulteriormente.
La modulazione a larghezza d’impulso corregge
il fattore di potenza
Poiché nel corso di questa decade i sistemi di illuminazione
a LED sostituiranno completamente gli altri mezzi di illumi-
Marco Peretta
Business development manager South Europe
I driver per LED
forniscono una luce “pulita”
I driver per LED con un cattivo fattore di potenza riflettono in rete armoniche
indesiderate. Poiché l’impiego di LED ad alta potenza per l’illuminazione sta
crescendo in modo improvviso dappertutto si delinea la minaccia di una rete
disturbata. Per affrontare il problema alla radice occorre che i driver per LED ad alta
potenza dispongano di una correzione del fattore di potenza
Lighting
CLEAN LIGHT