Zuken firma l’innovazione

Pubblicato il 19 giugno 2014

Immagine1Si è svolto a Bologna l’edizione italiana del “Zuken Innovation World”, l’evento organizzato annualmente dalla società su scala mondiale che, oltre a rappresentare un’ottima opportunità per un aggiornamento sulla strategia di Zuken, ha consentito agli intervenuti (circa 80 persone in rappresentanza di 67 aziende) di valutare in modo approfondito le potenzialità di tool e soluzioni per la progettazione elettrica, elettronica e di gestione dei dati di Zuken.

Nell introduzione Francesco De Cet, France and Italy SM di Zuken ha riportato il buon andamento della situazione finaziaria della società e sottolineato i notevoli investimenti fin qui effettuati. “Abbiamo siglato una joint venture con Contact Software per lo si occuperà dello sviluppo di soluzioni per la gestione dei dati ingegneristici (EDM) per la nostra E3.series e fondato un centro di competenza per il settore tasporti/automotive a Erlangen”. Queste attività vanno ad aggiungersi all’apertura di un unuovo uffico in Cina e dello Zuken SOZO Center. di Zuken.  “Il nuovo ufficio di Zuken nella Silicon Valley  ha ricordato De Cet – fa parte di una vasta espansione nel Nord America sostenuta da un investimento tra 30 e 50 milioni di dollari nel corso dei prossimi tre anni”

Alla tavola rotonda, che ha avuto come tema “L’innovazione e l’arte di innovare”, hanno partecipato Davide Pizzorno, Ceo di ED Group e Leonardo Garzara, hardware e firmware competence centre manager di Carel  che  hanno evidenziato la necessità di creare un substrato teso a favorire l’innovazione a livello aziendale. “L’innovazione – ha detto Pizzorno – è quel valore che ha dato e continuerà a dare una marcia in più. Essere innovati è un biglietto da visita importante per il presente e il futuro”.

“Nella nostra azienda – ha spiegato Garzara –  abbiamo un appuntamento fisso settimanale in cui facciamo il punto sulle attività di ricerca e sviluppo: è un momento centrale della vita aziendale in cui si confrontano idee e si delineano gli sviluppi futuri”. I due panelist hanno anche evidenziato l’importanza di altri due aspetti: eliminare il carattere di occasionalità dell’innovazione (“L’innovazione deve essere parte del Dna di un’azienda – ha sottolineato Pizzorno – ed è uno dei componenti che permette di garantire una crescita sostenibile) e procedere all’industrializzazione dell’innovazione (che secondo Garzara deve essere perseguita anche attraverso l’uso delle tecnologie e metodologie di ottimizzazione più avanzate del settore di riferimento). Non bisogna infatti dimenticare che in mercati sempre più competitivi, l’innovazione deve infatti soddisfare vincoli stringenti sia temporali sia economici.

 

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