Progettare con amplificatori a basso rumore

Poiché è impossibile realizzare un amplificatore operazionale ideale, bisogna scegliere con grande attenzione l’amplificatore operazionale più adatto al particolare progetto considerato

Pubblicato il 21 febbraio 2017

Le leggi della fisica impediscono di realizzare l’amplificatore operazionale ideale, ossia caratterizzato da precisione ottimale, rumore nullo, valore infinito del guadagno ad anello aperto, dello slew rate e del prodotto guadagno x larghezza di banda. Ma ci si aspetta che gli amplificatori di generazioni successive siano migliori di quelli precedenti. Senza dimenticare gli amplificatori operazionali a basso rumore 1/f?

Risalendo alquanto indietro nel tempo, nel 1985 George Erdi di Linear Technology progettò LT1028, che per oltre 30 anni è rimasto l’amplificatore operazionale con minimo rumore di tensione disponibile a bassa frequenza: densità della tensione di rumore all’ingresso pari a 0,85 nV/√Hz a 1 kHz e tensione di rumore all’ingresso pari a 35 nVP-P da 0,1 Hz a 10 Hz. Ma solo lo scorso anno un nuovo amplificatore, LT6018, è riuscito a sfidare la supremazia di LT1028 garantendo tensione di rumore all’ingresso uguale a 30 nVP-P da 0,1 Hz a 10 Hz e frequenza di taglio pari a 1Hz, sebbene in un’ampia banda di frequenza la densità della tensione di rumore sia uguale a 1,2 nV/√Hz.

Ne consegue che LT6018 è la scelta ideale in applicazioni a frequenza più bassa in cui si richiede rumore inferiore, mentre LT1028 assicura prestazioni migliori per molte applicazioni a larga banda, come illustrato nella figura 1.

Leggi l’articolo completo su Elettronica Oggi di gennaio/febbraio

Brian Black, Product Marketing manager, Signal Conditioning Products, Linear Technology - Glen Brisebois, Senior Applications engineer, Signal Conditioning Products, Linear Technology



Contenuti correlati

Scopri le novità scelte per te x