Nasce Numonyx: «Saremo al 100% sulle memorie flash»

Pubblicato il 3 aprile 2008

Un solo lavoro, una sola missione: quella di focalizzare le proprie attività unicamente sul business delle memorie flash e «senza distrazioni». Così il presidente e amministratore delegato di Numonyx, Brian Harrison, ha commentato ieri, al termine di una conference call internazionale con la stampa specializzata, la nascita della nuova società. Una joint venture formata grazie allo scorporo di beni e attività di STMicroelectronics e Intel nelle memorie non volatili (NVM – Non-Volatile Memory) e all’investimento di 150 milioni di dollari da parte del fondo di private equity Francisco Partners. Numonyx opererà come società completamente indipendente e autonoma e sarà posseduta per circa il 49% da STMicroelectronics, per il 45% da Intel e per il restante 6% da Francisco Partners. Sarà inoltre capitalizzata da un finanziamento di 450 milioni di dollari con Intesa San Paolo e Unicredit Banca d’Impresa. In particolare, STMicroelectronics ha conferito a Numonyx i beni e le attività per le memorie flash nell’area NOR e NAND, incluse le sue risorse nel campo dell tecnologia Phase Change Memory (PCM) e la sua partecipazione nella joint venture NAND, in cambio di una partecipazione azionaria al 48,6% e titoli a lungo termine per un ammontare pari a 155,6 milioni di dollari. Anche Intel ha conferito i propri beni NOR e alcuni beni relativi alle risorse PCM.

«La nostra strategia fondamentale – ha spiegato Harrison – è estendere i margini ed espandere i profitti attraverso la realizzazione di sinergie che derivano dalla combinazione delle due società». E con l’obiettivo di competere in maniera aggressiva nel mercato delle memorie, l’azienda ritiene di partire da una posizione molto forte, mostrando di essere al primo posto (fonte iSuppli) come fornitore di memorie flash indirizzate ai cellulari e anche nel segmento dei dispositivi NOR. Si colloca invece come il terzo più grande provider di memorie non volatili nel mercato mondiale, che nel 2007 ha rappresentato un giro d’affari di circa 22 miliardi di dollari.

Tre sono i settori di mercato su cui si focalizzeranno le attività. Il primo è quello wireless, in cui attraverso un’ampia gamma di soluzioni Numonyx intende partecipare anche all’offerta nel segmento delle soluzioni che abbinano dispositivi NOR, adatti per l’esecuzione di codice, e NAND, indicati per la memorizzazione di dati. Una seconda area di business è costituita dalle applicazioni embedded per settori come le comunicazioni wired, i set top box, i tv digitali, i sistemi automotive e altri tipi di applicazioni industriali. Il terzo ambito è invece quello delle soluzioni di storage.

Numonyx fa poi affidamento sulla quarantennale esperienza e sul numero di brevetti mutuati da STMicroelectronics e Intel, oltre che su una capacità d’innovazione tecnologica che non deriva solo dal fatto di poter combinare in maniera differente (packaging, stacking, e così via), come ‘building blocks’, memorie NOR, NAND e mobile RAM. Soprattutto, la società ritiene oggi di essere pioniere nel campo delle tecnologie emergenti, come quella PCM, di cui Intel e ST hanno annunciato la presenza nei primi prototipi di prodotti presentati all’inizio di quest’anno.

In termini di capacità produttiva, Numonyx sarà in grado di adeguarsi con flessibilità alle variazioni di domanda dei chip di memoria, grazie ai diversi impianti di fabbricazione di wafer da 200 mm e 300 mm e ai siti di assemblaggio e test che possiede in varie parti del mondo.



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