Google aiuta le aziende a gestire da remoto milioni di dispositivi

Pubblicato il 7 marzo 2018

Il servizio di Google per la connessione e la gestione di milioni di dispositivi Internet of Things, che vanno dai sensori integrati in un oleodotto ai sistemi di geo-localizzazione nei bus urbani, è attualmente disponibile.  Si tratta del servizio Cloud IoT Core”, per la gestione, la connessione e l’elaborazione dei dati dai dispositivi connessi  che potrebbe essere utilizzato per alimentare le informazioni negli algoritmi di apprendimento automatico nel suo cloud pubblico.

L’ultima mossa della divisione Cloud di Google è stata infatti  l’acquisizione di Xively, servizio Internet of Things di proprietà di LogMeIn,  per un valore di 50 milioni di dollari.

Questa operazione finanziaria  vedrà la divisione LogMeIn incorporata nel più ampio team di Google Cloud Platform, e in base alle condizioni di chiusura, i suoi 45 dipendenti entreranno a far parte della divisione Cloud, e porteranno la loro esperienza e competenze ingegneristiche, funzionalità avanzate di gestione dei dispositivi, messaggistica e dashboard.

L’acquisizione ha come obiettivo principale il miglioramento del servizio Cloud IoT Core, dato che il mercato dell’Internet of Things appare in forte crescita: stando ad alcune stime, è previsto che entro il 2020 verrà raggiunta la cifra di 20 miliardi di oggetti connessi.

L’intento è dunque quello di  portare al proprio interno diversi esperti dell’IoT, insieme alle ultime tecnologie, e aiutare i clienti a  creare soluzioni IoT chiavi in ​​mano.

La società ha inoltre collaborato con Intel, Cisco, NXP e altre società per rendere l’hardware pià compatibile ai servizi  per i dispositivi, ha affermato Indranil Chakraborty, product manager di IoT Core.

ap



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