EON
EWS
n
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- NOVEMBRE 2017
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L
’intelligenza artificiale (IA)
sta già influenzando le no-
stre vite, per esempio nei
filtri antispam delle mail,
o quando un’applicazione
offre la possibilità di sce-
gliere altri contenuti, che
prevede possano essere
interessanti, o nei suggeri-
menti che i motori di ricer-
ca propongono per rendere
più veloce la digitazione.
Anche i più recenti investi-
menti di
nell’am-
bito delle tecnologie IA,
che possono essere di tipo
statistico o basate su un si-
stema di regole, sono sta-
ti un’ulteriore conferma di
come questo mondo stia
velocemente uscendo dai
laboratori per diventare
un’importante risorsa indu-
striale. Naturalmente, an-
che gli ‘spider’ di Google,
i programmi che cercano e
classificano le informazioni
sul web, sono applicazioni
di tecnologie di IA.
Nel mondo dell’automazio-
ne, un esempio può essere
quello di
Schneider Elec-
tric
, che già diversi anni fa
aveva acquisito un’azienda
australiana attiva nello svi-
luppo di sistemi basati su
reti neurali artificiali per ap-
plicazioni in ambito mine-
rario. Oggi, le reti neurali si
sono dimostrate essere uno
dei migliori sistemi in grado
di elaborare ed estrarre in-
formazioni dalle grandi moli
di dati prodotte dai sistemi
industriali moderni.
Un grande balzo in avanti
nel campo delle IA è dovu-
to ai nuovi hardware, che
nascono con architetture
predisposte ad applicazioni
massicciamente paralle-
le, come le moderne CPU
a core multipli o, ancora
meglio, le GPU, che sono
dotate di un architettura
ottimizzata per processa-
re funzioni di grafica, che
richiedono l’elaborazione
contemporanea di molti dati
in operazioni simili e con-
temporanee. Questi nuovi
hardware si sposano per-
fettamente con il concetto
di rete neurale artificiale,
dove un’unità relativamen-
te semplice opera paralle-
lamente a un gran numero
di sue simili, proprio come
avviene con i neuroni na-
turali, auto-configurando i
parametri di elaborazione
e le connessioni con le al-
tre unità, in modo da svol-
gere in maniera efficiente
un compito specifico. Nella
fase di apprendimento, le
reti neurali utilizzano degli
insiemi di dati predefiniti
e predisposti in modo da
poter verificare l’efficacia
dell’auto-configurazione,
fino a quando non dimo-
strano di aver raggiunto
autonomamente, per pro-
va ed errore, uno stato che
permetta di interpretare i
dati in maniera corretta.
I moderni hardware con-
sentono di aumentare, in
modo molto efficace ed
economico, il numero di
strati della rete neurale,
aumentando il totale di
unità che prelevano i dati
provenienti dallo strato
precedente, li elaborano
e stabiliscono le connes-
sioni con il successivo. In
pratica, si aumenta la pro-
fondità della rete neurale
e da questo proviene la
definizione anglosassone
di ‘deep learning’, che è
traducibile in italiano come
‘apprendimento profondo’.
Nelle applicazioni di deep
learning si è visto che l’ef-
ficienza della rete neurale
nello svolgere un determi-
nato compito aumenta in
maniera non lineare con
l’aggiunta dei diversi strati,
fino a raggiungere un va-
lore del rapporto efficacia
e complessità che cresce
molto più lentamente. Que-
ste tecnologie sono alla
base del netto incremen-
to in termini di prestazioni
che hanno avuto molti dei
software più recenti capaci
di effettuare la compren-
sione del linguaggio parla-
to, del testo scritto e delle
immagini.
Un ulteriore passo avan-
ti nella tecnologia dell’IA,
sarà quello di incorporare
nelle reti neurali artificiali la
capacità di apprendere dai
propri errori anche durante
il loro normale funziona-
mento, oltre che nella nor-
male fase di apprendimento
e configurazione, rendendo
attuale anche il concetto di
sistema esperto.
La macchina intelligente
al lavoro
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Schema di una rete neurale artificiale: strato di ingresso (1),
strato nascosto (2), strato di uscita (3)
Il processo del ‘deep learning’ è possibile aumentando il numero di strati nascosti
Le applicazioni di intelligenza artificiale, grazie anche all’evoluzione
dell’hardware, stanno diventando sempre più frequenti e disponibili per l’industria
e la società e le tecnologie più comunemente utilizzate vanno dalle rete neurali
artificiali e, passando per il deep learning, arrivano ai sistemi esperti
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ECNOLOGIE