EON
EWS
n
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-
LUGLIO
/
AGOSTO
2016
19
Nonostante la volatilità dello
scenario, nel 2015 l’export ha
mantenuto un ruolo importan-
te a sostegno della crescita,
registrando un incremento
annuo del 3,4%. Il risultato
complessivo ha beneficiato
soprattutto
dell’andamen-
to più dinamico evidenziato
nella prima metà dell’anno.
I comparti dell’area Elettro-
tecnica che hanno mostrato
variazioni più significative
sono quelli che propongono
al mercato soluzioni tecnolo-
giche avanzate e che hanno
abbracciato da tempo percor-
si di internazionalizzazione
delle imprese: Distribuzione
Energia (+8,4%), Trasmis-
sione energia (+7,3%) e Illu-
minazione (+7,3%). Nell’area
Elettronica hanno recuperato
bene le proprie vendite sull’e-
stero i Componenti elettronici
(+7,5%), comparto attivamen-
te presente nelle filiere inter-
nazionali, e l’Automazione
industriale manifat-
turiera e di proces-
so (+6,5%).
Sulle esportazioni
di entrambi i grandi
comparti hanno pe-
sato positivamente
il graduale riavvio
della domanda eu-
ropea e la confer-
ma di Nord Ame-
rica e Medio Oriente come i
maggiori sostenitori della cre-
scita sui mercati esteri.
Quali sono le previsioni per
il 2016? Il profilo dell’anno è
influenzato gravemente dal-
le incertezze a livello inter-
nazionale. Il peggioramento
dello scenario potrebbe fre-
nare le esportazioni verso
alcuni mercati extra europei,
che negli ultimi anni hanno
fornito un rilevante contribu-
to alla crescita settoriale. A
tutto giugno, i trend dei set-
tori ANIE sono stati piuttosto
contrastanti. Il comparto elet-
trotecnico registra per ora dei
chiari segnali di debolezza
degli ordini. Anche l’evolu-
F
RANCESCA
P
RANDI
I
dati relativi al 2015 dei set-
tori elettrotecnici ed elettronici
rappresentati da
Federazio-
ne ANIE
sono incoraggianti
ma non sanano ancora la ca-
duta avvenuta nei lunghi anni
di crisi a partire dal 2008. Il
fatturato aggregato è cresciu-
to infatti del 5,8%, arrivando
a 53.698 di euro ma non riu-
scendo ancora a recuperare il
valore del 2013, di 53.817 mi-
lioni; in quell’anno il fatturato
era tornato agli stessi valori di
dieci anni prima, annullando i
picchi di crescita antecedenti
al 2007.
“Il dato positivo del fatturato
arriva dopo un periodo mol-
to difficile – ha commentato
Claudio Andrea Gemme, pre-
sidente di ANIE Confindustria
all’Assemblea Annuale dello
scorso 15 giugno – ed è in-
terpretabile essenzialmente
come un arresto della caduta.
È frutto di due fattori: la tenuta
delle vendite estere e una pri-
ma inversione di tendenza nel
mercato interno. Ma aspettia-
mo a parlare di ripresa”.
Per quanto riguarda il fattura-
to dei comparti industriali ap-
partenenti all’area elettronica,
tutti hanno evidenziato dei se-
gnali di recupero. Interessan-
te l’industria dei Componenti
elettronici che, dopo un 2014
difficile, è stata trainata dalla
crescita della domanda este-
ra facendo così registrare un
+4,9% di variazione annua
del fatturato totale. I segmen-
ti Automazione industriale
manifatturiera e di processo
e Sicurezza e Automazione
edifici sono cresciuti a tassi
superiori alla media di com-
parto (rispettivamente pari a
+7,1% e +4,5%).
Per il 2016, rischi nei
mercati esteri e incognite
sulla ripresa interna
Assemblea
ANIE 2016
La maggiore novità del 2015
è stato il segnale positivo
giunto dal mercato interno,
che con una crescita del 9,6%
è riuscito a recuperare il calo
del 9% dell’anno precedente.
Nonostante le tendenze po-
sitive del 2015, la domanda
nazionale risulta ancora in-
feriore di oltre 10 punti per-
centuali rispetto ai livelli del
2008. Nell’area Elettrotecnica
hanno mostrato le variazioni
più accentuate i Trasporti fer-
roviari ed elettrificati (+45%
dopo una perdita del 20%
fra il 2009 e il 2013), Energie
rinnovabili (+28,7%), Distri-
buzione energia (+11,8%) e
Cavi (+10,1%). Con riferimen-
to alle Energie rinnovabili,
secondo dati GSE, le nuove
installazioni nel 2015 hanno
registrato una crescita a due
cifre rispetto al 2014.
Nell’area Elettronica, l’incre-
mento dell’8,3% dell’Auto-
mazione industriale mani-
fatturiera e di processo ha
influenzato positivamente tut-
to il comparto.
Per quanto riguarda il mer-
cato estero, i settori ANIE si
confermano come esportatori
netti con un saldo commer-
ciale attivo per quasi 15 mi-
liardi di euro.
continua a pag. 20
to a guida autonoma, di cui
oggi si sente spesso parlare,
il processo di sviluppo è in re-
altà cominciato molti anni fa,
quando si è iniziato a dotare
la vettura di ‘sensi’: “Questi
sensi si evolveranno verso
sistemi molto più automatici,
e qui credo che il processo di
sviluppo diventerà molto più
impegnativo, perché dovremo
insegnare all’auto a guidare”.
In sostanza, la vettura, oltre
a riconoscere l’ambiente in
cui si trova, e a sapere dove
può o non può dirigersi, dovrà
anche imparare a riconoscere
i segnali del traffico, a definire
i percorsi possibili, ed avere
un sistema di posizionamento
preciso, per eseguire le opera-
zioni con affidabilità. “Soprat-
tutto, far apprendere all’auto
le regole del traffico sarà il
compito più arduo”, aggiunge,
perché ciò richiederà l’adozio-
ne di tecnologie di intelligenza
artificiale che, a livello di semi-
conduttori, significano il ricor-
so a circuiti integrati dotati di
una potenza di calcolo ancora
maggiore. In questo quadro
rientra il recente annuncio da
parte di ST dello sviluppo, in
collaborazione con la società
partner Mobileye, della quinta
generazione del SoC (system-
on-chip) EyeQ5, fabbricato
con tecnologia FinFET da 10
nm. EyeQ5 verrà utilizzato
come computer centrale per
la ‘fusione dei sensori’ nei si-
stemi di guida completamen-
te autonomi (FAD), installati
nelle automobili a partire dal
2020. “È la prima volta – sotto-
linea Aleo – che in un prodotto
automotive si utilizza una tec-
nologia così avanzata, e il mo-
tivo è che dobbiamo trovare
almeno un fattore 5 o 6 di po-
tenza di calcolo in più, rispetto
alla generazione precedente,
per riuscire a eseguire tutte le
funzioni che un sistema di gui-
da completamente autonomo
richiede”. Il tutto però rispet-
tando i requisiti del mercato
automotive, ciò la capacità di
funzionamento con potenze
dissipate molto basse.
A
TTUALITÀ