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XIV

Lighting

LIGHTING 15 -

NOVEMBRE/DICEMBRE 2017

La modalità ACM (advanced current

mode) a compensazione interna è una

nuova topologia di controllo di Texas

Instruments, che supporta la sincronizza-

zione e la modulazione a frequenza fissa

con compensazione interna. Fondamental-

mente, è simile all’emulazione della modalità

di controllo a picco di corrente (PCM, peak-current-mo-

de), che mantiene la stabilità in un intervallo di tensioni di

ingresso e di uscita per una rapida risposta ai transitori. Ciò

che distingue la topologia ACM è il fatto che si tratta di uno

schema di controllo in modalità a picco di corrente basato

su rampa; esso infatti genera internamente una rampa per

ottenere una frequenza fissa senza utilizzare una compen-

sazione esterna. Inoltre, questa modalità è caratterizzata da

una buona immunità alle variazione dello stadio di poten-

za (induttore e condensatore) e il suo utilizzo comporta

numerosi vantaggi, che verranno descritti di seguito.

Perché utilizzare l’ACM a compensazione interna

Anche se esistono topologie di controllo che supportano

la frequenza fissa reale o la frequenza pseudo-fissa, senza la

necessità di una rete di compensazione esterna. Tuttavia, il

loro utilizzo presenta alcuni inconvenienti.

La maggior parte dei convertitori esterni a frequenza fissa

reale/senza compensazione esterna è basata sulla tradizio-

nale modalità a picco di corrente, che prevede l’integrazio-

ne del circuito di compensazione all’interno del circuito,

ottimizzato per soddisfare le esigenze di svariate applica-

zioni. Poiché la compensazione interna deve garantire la

copertura di diversi intervalli di stabilità, risulta molto diffi-

cile ottimizzare il circuito interno e la compensazione della

pendenza nel caso sia necessario ottenere una rapida rispo-

sta ai transitori. La larghezza di banda del loop deve esse-

re limitata anche per soddisfare le esigenze di parecchie

applicazioni. Di solito, si riscontra una risposta molto lenta

ai transitori, specialmente nel caso di variazioni a gradino

della corrente in presenza di carichi elevati.

Esistono inoltre topologie di controllo con un modulato-

re costante del tempo di attivazione, che mantiene una

frequenza pseudo-fissa senza compensazione esterna,

come la modalità di controllo D-CAP/D-CAP3 di TI. Il

tempo di attivazione (on-time) è fissato per determinati

valori di VIN e VOUT e la frequenza di commutazione

può variare durante il transitorio di carico, che assicura

ottime prestazioni in termini di risposta ai transitori. Tut-

tavia, questa variazione di frequenza comporta l’insorgere

di problematiche in termini di interferenza elettromagne-

tica (EMI), in particolare in applicazioni di telecomuni-

cazioni sensibili a questo fenomeno. La modalità ACM a

compensazione interna permette di superare gli inconve-

nienti legati sia al controllo a frequenza fissa sia al con-

trollo con tempo di attivazione costante. La struttura buck

semplificata con ACM, mostrata nella figura 1, permette

di inviare le informazioni sulla tensione di feedback dallo

stadio di uscita all’integratore interno, senza ricorrere a

una rete di compensazione esterna.

La semplice struttura di controllo offre i seguenti vantaggi:

-

ce e chiaro. Sono necessari soltanto RS1 e RS2, come

divisori di resistenza, per rilevare VOUT senza la rete

di compensazione e le informazioni di VOUT rilevate

vengono inviate al circuito di controllo tramite VFB.

-

pensazione PID (proporzionale-integrale-derivata) o

PI (proporzionale-integrale), permette al progettista di

evitare il complicato progetto del circuito di compensa-

zione, con tutti i vantaggi che ciò comporta.

I vantaggi della topologia ACM

a compensazione interna

La modalità ACM garantisce una migliore risposta ai transitori rispetto alla tradizionale

modalità a picco di corrente, ottimizzando separatamente le porzioni sia in alternata sia in

continua dell’anello di tensione e di rampa

Texas Instruments

Fig. 1

– Sistema buck semplificato con ACM