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XII

Lighting

LIGHTING 15 -

NOVEMBRE/DICEMBRE 2017

La maggior parte dei display attualmente

disponibili si basa ancora sulla tecnologia

LCD (Liquid Crystal Display) o TFT (thin-

film transistor, transistor a film sottile).

Quando però si tratta di creare un prodot-

to particolarmente innovativo, soddisfare re-

quisiti molto specifici o realizzare schermi con

ampie diagonali, sempre più spesso si ricorre alla tecnologia

OLED (Organic Light Emitting Diode). Quest’ultima utiliz-

za materiali organici che emettono luce al passaggio della

corrente. Contrariamente ai TFT, i display OLED sono lu-

minescenti e non necessitano di retroilluminazione. Finora,

il maggior ostacolo alla diffusione di questo tipo di schermi

è la vita utile relativamente breve. Alcuni

display OLED sono accreditati per una

durata di 100.000 ore, mentre future

evoluzioni porteranno a un ulteriore au-

mento della durata. Inoltre, i produttori

lavorano per incrementare l’efficienza

luminosa del 30% (e anche più). In prin-

cipio, gli OLED erano realizzati sfrut-

tando substrati di vetro rigidi, mentre

attualmente in alcuni oggetti, come ad

esempio gli smart watch, si trovano già display curvi o persi-

no varianti rotonde, come quelle proposte da DLC. L’incap-

sulamento a film sottile permette di realizzare display OLED

su metallo o vetro ancora più sottili e flessibili. In base al tipo

di controllo si fa una distinzione tra Passive Matrix OLED

(PMOLED) e Active Matrix OLED (AMOLED).

OLED a matrice passiva

I PMOLED utilizzano uno schema di controllo sequenzia-

le semplice, in cui le righe (o linee) del display vengono

attivate una alla volta. Data l’assenza di condensatori di

storage nei PMOLED, la maggior parte delle righe di pi-

xel è per gran parte del tempo spenta. Per ottenere un

certo livello di luminosità, è necessaria una tensione più

elevata. Ciò comporta l’insorgere di alcune problemati-

che: i PMOLED non sono particolarmente efficienti dal

punto di vista energetico e, a causa dell’elevata tensione

richiesta, la loro durata è ridotta. Anche la risoluzione e le

dimensioni risultano limitate, dal momento che la tensio-

ne necessaria cresce all’aumentare del numero di righe.

Per questo, i display PMOLED, tipicamente, non supera-

no i 3”. Il loro grande vantaggio è il prezzo ridotto, grazie

all’economicità e alla semplicità con cui è possibile rea-

lizzarli. Alcuni produttori offrono già display PMOLED

flessibili, utilizzati ad esempio nei bracciali per fitness,

mentre sono disponibili anche modelli trasparenti.

OLED a matrice attiva

Gli AMOLED utilizzano un transistor a film sottile con con-

densatore di storage. Il condensatore assicura che varii solo

una linea di pixel alla volta, mentre tutte le altre restano

accese per tutto il tempo. Gli AMOLED richiedono quindi

meno energia rispetto ai PMOLED, le

velocità di refresh e superiore ed è pos-

sibile realizzare schermi più grandi ca-

ratterizzati da una risoluzione maggiore.

La loro produzione è tuttavia più com-

plessa, motivo per cui il prodotto finale

è più costoso. Una versione particolare è

rappresentata dagli AMOLED realizzati

su pellicola, che consentono di realizza-

re display ricurvi. Si basano su un sub-

strato di plastica flessibile, che difficilmente protegge gli

OLED dai possibili danneggiamenti causati dall’umidità e

dall’ossigeno. Per questo motivo, i produttori prevedono

strati ottimizzati in modo da aumentare l’ermeticità.

Prospettive future

Attualmente, gli OLED sono utilizzati soprattutto per

la realizzazione di display di smartphone e altri prodot-

ti elettronici di consumo, dispositivi medicali, soluzioni

per l’illuminazione e apparati presenti a bordo degli

autoveicoli, come ad esempio cruscotti e luci dell’abi-

tacolo. Tra le innovazioni più innovative si possono se-

gnalare gli head-up display e gli specchietti retrovisori

interni digitali. Se i produttori riusciranno a incrementa-

re ulteriormente l’efficienza energetica e luminosa, nel

prossimo futuro gli OLED si imporranno in un numero

sempre maggiore di applicazioni e permetteranno la re-

alizzazione di prodotti realmente innovativi, destinati a

una pluralità di mercati.

Display OLED,

il limite è la fantasia

Grazie alla tecnologia OLED, è ora possibile realizzare display sottili, flessibili, trasparenti

e di forma innovativa, nonché aggiungere nuove funzionalità ai display esistenti o creare

prodotti di nuova concezione

Nikolai Schnarz

Product manager displays & monitors

Rutronik

OLED