DIGITAL
DSP
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- ELETTRONICA OGGI 466 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
L
e applicazioni che vedono coinvolte le reti neu-
rali stanno aumentando in modo esponenziale;
queste reti ora vengono sviluppate e utilizzate
in una pluralità di applicazioni embedded, che spazia-
no dai dispositivi mobili alla sorveglianza, dal settore
automotive a quello della realtà aumentata (AR – Au-
gmented Reality) e virtuale (VR – Virtual Reality). Il
panorama relativo alle reti neurali è molto dinamico.
Le architetture delle reti neurali variano in continua-
zione e contemporaneamente all’apparire di nuove reti
emergono nuovi mercati e applicazioni. Nel momento
in cui le reti diventano più profonde (ovvero caratteriz-
zate dalla presenza di più strati) e complesse, aumen-
tano i requisiti computazionali; osservando la figura 1,
si può vedere che in un arco di tempo inferiore ai quat-
tro anni si è avuto un incremento di un fattore pari a 16
in termini di operazioni MAC (multiply-accumulate) /
immagine. All’evoluzione delle reti neurali si accompa-
gna una crescente necessità di integrare i processori
DSP per reti neurali ottimizzato
per applicazioni di visione
Pulin Desai
Product marketing director
Tensilica Vision DSP Product Line
IP Group – Cadence
Disponibile sotto forma di core IP, il nuovo Tensilica
Vision C5 di Cadence è il primo DSP ottimizzato
per tutte quelle applicazioni che richiedono
le capacità computazionali tipiche delle reti neurali,
tra cui quelle di visione
all’interno dei dispositivi piuttosto che ricorrere a CPU
e GPU. In ogni caso, la potenza di elaborazione e la
velocità necessarie per queste reti non sono in linea
con i requisiti delle applicazioni che prevedono l’uso
di queste reti, in particolar modo nel campo della vi-
sione. Finora, per soddisfare i requisiti di queste reti è
stato necessario utilizzare le risorse di un datacenter
(che ovviamente non può essere integrato in un’auto
né tantomeno in un telefono mobile). Contemporane-
amente, a causa della crescente importanza di fattori
quali sicurezza e latenza, le reti neurali sono sempre
più spesso implementate nei sistemi embedded, al fine
di consentire un’elaborazione dei dati in tempo reale.
Mentre l’addestramento di una rete neurale può avve-
nire per la maggior parte offline, le applicazioni che
fanno ricorso a queste reti devono essere integrate
all’interno dei relativi sistemi. Fra tutte le applicazioni
embedded, quelle attinenti la realtà aumentata (AR),
la realtà virtuale (VR) o realtà mista (mixed reality –
in pratica un mix tra
queste due che uni-
sce il mondo che ci
circonda con quello
digitale) sono carat-
terizzate da peculia-
rità specifiche. Molto
spesso i dispositivi
utilizzati – come ca-
schi
“intelligenti”,
cuffie o smart glas-
ses – sono alimenta-
ti a batteria per cui,
quando si opta per
una soluzione basa-
ta su reti neurali, il
consumo di poten-
za è senza dubbio
uno dei fattori più
critici da prendere
Fig. 1 – In un arco di tempo inferiore ai quattro anni si è avuto un incremento di un fattore pari a 16 in termini di
operazioni MAC (multiply-accumulate)/immagine