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DIGITAL

8 BIT MIGRATION

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- ELETTRONICA OGGI 466 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017

sono i principali componenti dei dispositivi delle fa-

miglie PSoC 4 e PSoC 5LP. Sono numerose le funzioni

idonee per l’implementazione in blocchi come quelli

appena menzionati. Le funzioni di tipo “bit banging”,

come le interfacce di comunicazione custom o le co-

difiche, possono essere implementate in modo sem-

plice, senza richiedere l’intervento della CPU. Molte

altre CPU attualmente disponibili non prevedono que-

sta possibilità.

I blocchi analogici digitali programmabili e la funzione

di multiplexer analogico dei dispositivi PSoC consen-

tono di realizzare applicazioni comple-

te senza ricorrere alla CPU. Il progetto

di un’applicazione per il monitoraggio

di una tensione analogica e l’invio di

un segnale di allarme nel caso di su-

peramento di soglie prestabilite può

essere realizzato selezionando un nu-

mero ridotto di componenti di PSoC

da un menu “drop-down” (a cascata)

all’interno dell’ambiente di sviluppo

integrato PSoC Creator. Questi “compo-

nenti”, che comprendono comparatori,

un PWM, un clock, una tabella ricerca (look-up table),

oltre al multiplexer analogico, consentono a PSoC

5LP di implementare in modo efficace una macchina

a stati completamente in hardware, evitando quindi

la necessità di scrivere il codice dell’applicazione, a

eccezione delle poche line di codice richieste per ini-

zializzare ciascuno di questi componenti. Un video di

questa applicazione è disponibile online all’indirizzo:

https://www.youtube.com/watch?v=fqc675MijTU.

Problema n°3: consumo di potenza

A causa del funzionamento a frequenze di clock più

elevate e del supporto di memorie di maggior capaci-

tà e di un numero maggiore di periferiche, le MCU a 32

bit consumano più potenza rispetto alle MCU a 8 bit.

Nel caso delle MCU basate sul core ARM Cortex-M, il

singolo elemento cui è ascrivibile il maggior consumo

è il core stesso.

Come descritto in precedenza, in una tradizionale

MCU a 32 bit, per attivare le varie funzioni è necessa-

rio l’intervento del core. In un dispositivo PSoC, inve-

ce, il core è una risorsa che viene utilizzata solamente

quando strettamente indispensabile. Nel momento in

cui le funzioni sono implementate nei blocchi UDBs o

nei blocchi analogici programmabili, il core può rima-

nere nella modalità di “power down”, consentendo in

tal modo di ridurre i consumi senza per questo incide-

re sulle funzionalità.

Problema n°4: Complessità dell’hardware

L’architettura “fissa” delle MCU a 32 bit di tipo tradizio-

nale impone il rispetto di un insieme rigido di regole

e di condizioni, che sovraintendono il funzionamento

dei numerosi dispositivi periferici supportati. L’appli-

cazione di queste regole comporta uno studio appro-

fondito del datasheet del dispositivo, solitamente com-

posto da centinaia di pagine.

I componenti delle famiglie PSoC 4 e PSoC 5LP, invece,

sfruttano una metodologia di progetto basata su “com-

ponenti”, resa possibile dall’interfaccia utente grafica

(GUI) molto intuitiva di PSoC Creator.

Un’applicazione può essere generata

in modo semplice e rapido mediante

operazioni di “drag&drop” di compo-

nenti che vengono appunto prelevati e

rilasciati sulla “lavagna” virtuale del tool;

a questo punto è sufficiente connetterli

tra loro disegnando le linee di collega-

mento ed effettuare l’assegnazione ai

pin definiti dall’utente. Questa modalità

di progettazione, grafica e molto intuiti-

va, permette all’utente di avere una vi-

sibilità immediata delle risorse, o dei blocchi base di

componenti, disponibili per l’applicazione. Questo tool

permette agli utilizzatori di MCU a 8 bit di avviare lo

sviluppo di applicazioni a 32 bit in pochi minuti, ovvero

il tempo necessario per scaricare PSoC Creator, senza

quindi richiedere la consultazione del datasheet del di-

spositivo PSOC o del manuale utente della scheda.

Superare le problematiche e conseguire

molti vantaggi

Naturalmente, il fatto di poter superare le problematiche

legate alla migrazione non è l’unica ragione alla base

della scelta di un particolare componente e ciascuna

famiglia di controllori a 32 bit disponibile sul mercato

evidenzia punti di forza. Nel caso dei dispositivi della

serie PSoC, questi includono la disponibilità di un gran

numero di funzionalità analogiche ad alte prestazioni,

la possibilità di sfruttare la tecnologia CapSense e la

flessibilità di poter modificare il progetto di un sistema

in ogni fase dello sviluppo, anche quando il prodotto è

in produzione, senza richiedere un re-spin dell’hardwa-

re. Inoltre, è possibile usufruire di tutti questi vantaggi

dei dispositivi PSoC senza dover affrontare nessuna

delle problematiche tipiche legate alla migrazione del

progetto da una MCU a 8 bit a una MCU a 32 bit, analiz-

zate nel corso dell’articolo. In definitiva, si tratta di una

soluzione flessibile, robusta e ad alte prestazioni che

permette di realizzare progetti innovative in tempi brevi.

Una MCU a 32 bit

garantirà frequenze

di funzionamento più

elevate e disporrà di

un set di istruzioni

più potente