DIGITAL
8 BIT MIGRATION
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- ELETTRONICA OGGI 466 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
nel processo di migrazione verso un microcontrollore
a 32 bit, ma grazie alla possibilità offerta dai dispo-
sitivi PSoC a 32 bit di programmare le assegnazio-
ni dei pin sarà possibile seguire le linee di proget-
to prestabilite.
Problema n° 2: codifica, temporizzazione e debug
Un progettista spesso sceglie di migrare verso una
piattaforma a 32 bit per sfruttare la più elevata po-
tenza di elaborazione e il maggior numero di funzioni
disponibili, grazie alle quali è possibile far girare sof-
tware applicativi più complessi. Allo stesso tempo, ciò
rappresenta uno dei principali problemi da affrontare
nel processo di migrazione.
La scrittura di un software complesso può risultare un
compito lungo e difficile, in particolar modo se richie-
de l’utilizzo di una nuova suite di tool di sviluppo. Oltre
a ciò, il tradizionale modello di funzionamento di una
MCU a 32 bit prevede che numerose periferiche “stu-
pide” – sensori, dispositivi di input, interfacce di co-
municazione, modulatori PWM (Pulse Width Modula-
tor) e così via – instradino i loro segnali attraverso un
singolo core di processore, che li elabora in sequenza
a una velocità molto elevata, prende una decisione ed
emette un’istruzione o un segnale destinati a un’altra
periferica “stupida”. Nel momento in cui cresce il nu-
mero di ingressi che vengono inviati alla CPU (Central
Processing Unit), diventa più difficile garantire sia la
temporizzazione sia il determinismo, mentre aumenta
la possibilità che si verifichino errori (bug) durante il
funzionamento del sistema; per questo motivo è ne-
cessario investire più tempo e risorse per effettuare
un debug accurato.
Il funzionamento dei dispositivi PSoC segue uno sche-
ma completamente diverso. Invece di avere numerose
periferiche “stupide”, che si contendono il tempo di
esecuzione del processore, un dispositivo PSoC con-
sente all’utente di implementare in modo semplice e
rapido periferiche “intelligenti”, che possono opera-
re indipendentemente dalla CPU. Una funzionalità di
questo tipo è insita sia negli UDB (Universal Digital
Block) sia nei blocchi analogici programmabili, che
Fig. 3 – Il progetto di un’applicazione può essere realizzato selezionando un certo numero di componenti di PSoC da un menu “drop-down”
(a cascata) all’interno dell’ambiente di sviluppo integrato PSoC Creator