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POWER

SUPPLY IoT

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- ELETTRONICA OGGI 466 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017

Soluzioni per sistemi a cablaggio fisso

Nella tecnica dei processi e di regolazione il loop di corrente

4-20 mA si è imposto come standard. Sebbene da già oltre 70

anni sul mercato, questa tecnologia continuerà a svolgere un

ruolo importante. Il sistema è ideale per l’impiego in ambien-

ti industriali difficili, poiché il segnale elettrico è insensibile

rispetto alle fonti di disturbo tipiche del mondo industriale.

Il sistema si basa su una semplice tecnica a 2 fili tramite i

quali i segnali vengono trasmessi sotto forma di correnti pro-

porzionali, con il valore 4 mA sempre pari allo 0% e 20 mA

al 100%. In tal modo il sistema è a sicurezza intrinseca, poi-

ché per costruzione devono scorrere sempre 4 mA. In caso

di rottura di cavo o di un sensore difettoso ciò viene rico-

nosciuto immediatamente, poiché non scorre più corrente.

Anche linee lunghe non sono un problema e il segnale si

può leggere in un numero qualsiasi di punti del loop. Gra-

zie alla moderna tecnica digitale il principio è anche adatto

per utilizzi futuri. Nelle versioni moderne del loop di corrente

4-20 mA i dati di diversi sensori vengono elaborati per mez-

zo di DSP e trasmessi su una singola linea analogica come

fasci di impulsi a modulazione di frequenza.

A tal scopo sono necessari due modem

HART (Highway Addressable Remote

Transducer) che dal lato trasmetti-

tore sovrappongano al segnale

analogico i pacchetti di dati

digitali e dal lato ricevitore

lo disaccoppino di nuovo in

maniera “pulita” (Fig. 3). In tal

modo è possibile integrare

altri sensori senza la necessi-

tà di impiegare nuovi cavi del

loop. Questo è uno dei motivi

per cui la tecnologia HART è

oggi il protocollo di dati di gran lunga più usato nell’industria

di processo e ha contribuito in modo decisivo a rendere il

loop 4-20 mA una tecnologia adatta per usi futuri.

Interfaccia per alimentare i sensori

La corrente di valore inferiore rispetto a quello dell’interval-

lo di misura (<4 mA) può essere utilizzata per esempio per

ricavare energia per l’alimentazione di sensori. Se ciò è suf-

ficiente per un sensore analogico, non lo è per alimentarne

più di uno oppure un sensore “intelligente” (con DSP e/o di-

splay). Se sul posto è disponibile un’alimentazione elettrica

questo non è un problema. Se le componenti da alimenta-

re si trovano a grande distanza dalla centrale operativa la

spesa è in genere eccessiva. Per espletare tale compito non

è possibile utilizzare i comuni circuiti integrati dei regolato-

ri a commutazione, anche in considerazione del fatto che,

mentre risultano particolarmente efficienti a pieno carico, in

presenza di carichi ridotti superano già il limite di 4 mA. La

ridotta corrente di riposo in standby non rappresenta un va-

lido ausilio, poiché in tal caso la tensione d’uscita è comple-

tamente disattivata. Anche l’impiego di regolatori lineari non

rappresenta una valida alternativa. Anche se il ridotto valore

della corrente di riposo, di soli 0,5 mA, non rappresenta un

problema, la scarsa efficienza fa in modo che la potenza di-

sponibile sia inferiore di circa un fattore 3 rispetto a quella

dei regolatori a commutazione. In questo caso il regolatore

a commutazione R420-1.8/PL (Fig. 5) di recente sviluppato

da Recom si propone come una soluzione particolarmente

“intelligente”. Grazie alla sua topologia innovativa è stato pos-

sibile ridurre la corrente in assenza di carico a valori intorno

a 0,5 mA, pur in presenza dell’intero valore di tensione no-

minale in uscita. Un esempio: a 24 VDC e con una corrente

di ingresso <3,5 mA, sono disponibili in uscita 3,3V/10 mA:

in questo modo, oltre a microcontrollore e modem HART è

anche possibile alimentare l’elettronica dei sensori senza

influenzare la funzionalità del loop, né la precisione della

misura. Un ulteriore vantaggio del nuovo regolatore a com-

mutazione consiste nel fatto che è programmabile per tutte

le tensioni di uscita comprese tra 1,8V e 5V tramite

un semplice circuito dotato di resistenza. In de-

finitiva, per i numerosi sensori tipici delle

applicazioni IoT è necessario adotta-

re nuovi principi di alimentazio-

ne elettrica. A tal proposito,

Recom offre soluzioni “intelli-

genti” come per esempio il re-

golatore a commutazione boost R-

78S, che, oltre a garantire un sensibile

risparmio in termini di carica delle pile,

la sfrutta completamente in modo da poter

alimentare le applicazioni per un decennio in

modo affidabile e senza manutenzione. Ma grazie

alla digitalizzazione sono “a prova di futuro” anche tec-

nologie molto datate, come il loop di corrente 4–20 mA. Re-

golatori a commutazione di nuova concezione, come il mod.

R420 di Recom, che può rendere disponibile in uscita una

potenza 3 volte superiore, aiutano sistemi ben collaudati a

supportare evoluzioni future.

Fig. 4 – La corrente al di sotto dell’intervallo di misura può essere

utilizzata per recuperare energia

Fig. 5

Il regolatore a commutazione

compatto R420-1.8/PL sfrutta i 3,6A

a disposizione nel loop per alimentare

sensori e microprocessori fino a 10 mA