POWER
SUPPLY IoT
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- ELETTRONICA OGGI 466 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
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erché tutto funzioni in modo coordinato nel variegato
mondo dell’Internet of Things occorre un gran numero
di sensori, che rilevino temperatura, luminosità, movi-
mento e molto altro ancora e trasmettano i dati ad apparecchi
di comando intelligenti. Ma anche i sensori hanno bisogno di
elettricità: non molta – ma senza non funzionano. Se i sensori
alimentati a pila devono lavorare per molti anni senza manuten-
zione si deve affrontare una sfida difficile. Nell’articolo vengo-
no proposte soluzioni innovative che permettono di utilizzare
le pile per tempi molto più lunghi e per ricavare tre volte più
corrente da un loop di corrente 4-20 mA.
Un mondo dominato dai sensori
Con Industria 4.0 sistemi ciberfisici, IoT (Internet of Things) e
cloud computing sono entrati nelle fabbriche moderne. Come
rete di comunicazione interconnessa i sistemi ciberfisici pren-
dono decisioni intelligenti, agiscono e comunicano in tempo
reale con altri sistemi e persone in modo completamente au-
tonomo. Uno dei motivi alla base del velocissimo progresso
tecnologico è il crollo dei prezzi per sensori di tutti i tipi. Se i
sensori, con la loro tecnologia, solo fino a 10 anni fa veniva-
no per lo più utilizzati in applicazioni specifiche ora, grazie alla
drastica diminuzione dei prezzi, hanno conquistato il mercato
di massa. In tal modo è possibile collegare in rete ancora più
apparecchi, in modo che scambino sempre più dati e siano
anche in grado di combinarli. Tutti que-
sti sensori devono anche essere ali-
mentati – tramite collegamenti fissi a
un’alimentazione elettrica centrale o
locale o mediante pile.
La “mitica” pila a bottone da 3V
Molte applicazioni IoT o Industria 4.0 impiegano, come fonte
di alimentazione conveniente e affidabile, una pila a bottone
da 3V. Però in tal modo ci si dovrebbe aspettare un cambio
frequente della pila. Una pila a bottone CR2032 completa-
mente carica fornisce una tensione pari a circa 3,2V. Però già
dopo alcune ore di funzionamento la tensione scende sotto
i 3V e in poco tempo l’energia a disposizione può diminuire
a un livello di tensione inferiore a quello necessario ad ali-
mentare, per esempio, moduli senza fili (WiFi, Bluetooth, Lo-
RaWAN,…), con conseguente drastica limitazione del raggio
di azione o disturbi della trasmissione.
Regolatore a commutazione per una maggiore
durata di applicazioni alimentate a pila
In particolare per applicazioni IoT con alimentazione a pila
RECOM ha sviluppato il regolatore a commutazione boost
R-78S (Fig. 1). Il modulo, di tipo plug-and-play e di facile
Come alimentare in
modo efficiente i sensori
per applicazioni IoT
Bianca Aichinger
Product marketing manager
RECOM Power
I sensori utilizzati in ambito Internet of Things
devono essere alimentati per svariati anni
senza manutenzione: grazie a soluzioni innovative
come quelle proposte da Recom è possibile risolvere
in modo efficiente questa complessa sfida
Fig. 1 – Il regolatore a commutazione
boost R-78S non solo allunga la durata
delle pile nelle applicazioni IoT, ma ne
sfrutta completamente la carica
Fig. 2 – Con l’integrazione di un condensatore tampone, R-78 può
anche essere posto nella modalità sleep, risparmiando preziosa
capacità della pila.