ANALOG/MIXED SIGNAL
IoT SECURITY
utilizzare. Si tratta dell’inizio di una nuova era, quella
degli oggetti “intelligenti”: l’idea di trame programma-
bili per formare un tessuto rappresenta una pietra mi-
liare nello sviluppo dell’era moderna. Il dato di fatto è
che non esiste documentazione alcuna di attacchi di
alcun tipo contro i telai di Jacquard.
Sicurezza e attacchi informatici si inquadrano in uno
scenario di natura prettamente economico, con rischi
(risk) e benefici (reward) per entrambi i tipi di attività.
Nel caso dei telai di Jacquard i rischi erano relativa-
mente alti: questi macchinari erano abbastanza rari
e generalmente inaccessibili, lasciando a potenzia-
li sabotatori poche possibilità di compiere un attac-
co. D’altro canto, che beneficio poteva derivare da un
attacco contro questi telai? Forse il sabotaggio di un
concorrente operante nel settore tessile o il desiderio
di vedere trame buffe o inusuali prodotte dal telaio. Se
a questi modesti risultati si abbinano le difficoltà nel
condurre un attacco, appare chiaro che i telai i Jac-
quard non costituivano un bersaglio appetibile per i
pirati informatici del 19mo secolo.
A questo punto un altro balzo nel tempo, questa volta
spostando il calendario in avanti di un secolo. I primi
computer mainframe che occupavano intere stanze
(room sized) erano utilizzati da Enti governativi, soprat-
tutto militari, e aziende
di grandi dimensioni.
Nella figura 2 è ripor-
tato ENIAC (Electronic
Numerical
Integrator
and Computer), il primo
computer
elettronico
general purpose del-
la storia. Computer di
questo tipo erano certa-
mente obiettivi più allet-
tanti per potenziali pirati
e i vantaggi degli attac-
chi erano senz’altro più
gratificanti. Anche in
questo caso le possibi-
lità di accesso a queste
macchine erano molto
limitate: il loro numero
era esiguo mentre era-
no richieste esperien-
ze specialistiche per la
loro programmazione e
gestione. Le capacità di
elaborazione erano au-
mentate, ma l’accessibi-
lità costituiva un problema. In termini di rapporto tra
rischi e benefici, il rischio era ancora alto anche se i
benefici potevano essere più consistenti.
Ciò non vuol dire che a quei tempi non esisteva la pra-
teria informatica. Enigma (la famosa macchina elettro-
meccanica usata per cifrare e decifrare messaggi)
rappresenta un esempio in cui l’equazione rischi/be-
nefici può assumere una valenza differente. Le macchi-
ne Enigma erano ben protette, scortate da soldati ar-
mati. In ogni caso si trattava di apparecchiature mobili,
e la mobilità incrementava il rischio di cattura da parte
del nemico. I vantaggi potenziali, d’altra parte erano
difficilmente misurabili: un mezzo per far terminare la
II guerra mondiale e salvare un numero imprecisato
di vite umane. In questo caso i rischi erano alti, ma i
vantaggi erano ancora più sostanziali e questa è stata
la ragione per la quale le Forze alleate hanno investito
ingenti risorse per riuscire a violare Enigma.
Un ultimo balzo nel tempo per arrivare ai giorni nostri.
La proliferazione di oggetti “smart” significa che ognu-
no di noi porta con sé prodotti dotati di un certo gra-
do di “intelligenza” e corredati da sensori di ogni tipo.
Esempi tipici sono i cellulari, in grado di tracciare po-
sizione e attività del possessore dell’apparecchio, op-
pure gli orologi “intelligenti” e i braccialetti per il fitness
che registrano dati corporei. I dispositivi che popolano
le moderne “smart home” sanno quando il proprietario
rientra e i suoi gusti in fatto di intrattenimento. Le au-
tomobili delle più recenti generazioni sono in grado di
conoscere non solo il percorso del viaggio ma anche il
comportamento e lo stile di guida del conducente, che
può essere di tipo aggressivo o più prudente. La dif-
fusione su larga scala di sensori che raccolgono dati
significa che vengono acquisite informazioni di ogni
tipo su ciascun individuo indipendentemente dal suo
consenso. In un’epoca come quella attuale, l’informa-
zione significa potere e denaro, e tutti i dispositivi che
ci circondano creano valore attraverso il monitoraggio
delle persone.
Tornando all’equazione originaria, ovvero il rapporto
tra rischi e benefici, si può affermare che per molti
dispositivi il rischio è praticamente nullo. Molte per-
sone hanno con sé almeno un dispositivo intelligente
e il loro numero è destinato ad aumentare: grazie all’e-
voluzione tecnologica nel prossimo decennio ciascun
individuo porterà con sé sei o sette dispositivi “smart”.
Anche se le stime riguardanti i dispositivi IoT sono si-
curamente esagerate, la tendenza è incontrovertibile:
un numero crescente di oggetti che ci circondano e
rilevano o controllano la sfera personale di ciascun in-
dividuo saranno connessi. Sempre dal punto di vista
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- ELETTRONICA OGGI 463 - GIUGNO/LUGLIO 2017