ANALOG/MIXED SIGNAL
IoT SECURITY
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- ELETTRONICA OGGI 463 - GIUGNO/LUGLIO 2017
progetti che, ovviamente, devono essere introdotti sul
mercato nel più breve tempo possibile. La sicurezza
non rappresenta un problema finché non viene rile-
vata un’effettiva perdita finanziaria: quel punto essa
diventa una priorità per l’azienda.
Un malware come Mirai potrebbe contribuire a muta-
re questa percezione. Mirai ha evidenziato la minaccia
costituita da dispositivi non sicuri collegati in rete: du-
rante un attacco di tipo DDoS, Mirai ha mandato in tilt
servizi molto popolari come ad esempio Netflix. Dopo
questo attacco la sicurezza delle applicazioni IoT è di-
venuto un argomento di interesse generale, in quanto
poteva coinvolgere ogni singolo individuo. A causa di
questo attacco, inoltre, si sono verificati fenomeni di ri-
chiami di alcuni prodotti. Poiché un’operazione di que-
sto tipo può avere risvolti economici non indifferenti, le
aziende hanno iniziato a considerare il problema della
sicurezza già nella fase iniziale dei loro progetti.
Integrare la sicurezza nelle fasi iniziali
dello sviluppo
Nel momento in cui matura la consapevolezza che la
sicurezza dei prodotti smart connessi è un problema
importante da risolvere, è necessario affrontare le te-
matiche appena sopra esposte. Le start-up, così come
i nuovi progetti, sono sempre soggetti a vincoli molto
severi in termini sia temporali sia di costi. A questo
punto l’obiettivo dei progettisti è integrare le neces-
sarie funzionalità di protezione nel rispetto dei costi
della BOM e delle tempistiche imposte per il lancio di
un nuovo prodotto. Adesso è utile fare un passo indie-
tro e considerare sicurezza sotto l’aspetto economico.
Un sistema di sicurezza che garantisca una protezione
totale è troppo oneroso da implementare in termini di
tempo e di risorse: l’obiettivo prioritario della sicu-
rezza è realizzare qualcosa in grado di scoraggiare
eventuali pirati informatici. Questi ultimi saranno sem-
pre alla ricerca del sistema più debole da attaccare
che sia in grado di produrre, in caso di esito positivo
dell’attacco, il maggior impatto possibile. Anche mode-
rati miglioramenti del livello di sicurezza di un sistema
possono contribuire a rendere un’applicazione troppo
difficile da violare. Un’analogia potrà chiarire meglio
questo concetto: se un gruppo di persone si imbatte in
un leone affamato, non è indispensabile essere la per-
sona più veloce del gruppo, ma è senz’altro necessario
essere più veloce della persona più lenta del gruppo.
Nel caso della sicurezza, non è necessario che il livello
di protezione sia il più alto possibile, bensì che risulti
tale da rendere un sistema poco appetibile per un pira-
ta informatico che disponga di tempo e risorse limitate.
In sintesi, un moderato livello di sicurezza potrà risol-
vere la maggior parte dei problemi e un progetto con
un adeguato grado di protezione garantirà la sicurezza
di un sistema per un lungo periodo di tempo.
Attualmente sono disponibili tool come i design di ri-
ferimento che semplificano l’integrazione di funzioni
di sicurezza. Il progetto di riferimento per la sicurezza
embedded di dispositivi IoT MAXREFDES143# di Ma-
xim (Fig. 3) è stato ideato per proteggere un nodo di
rilevamento industriale attraverso processi di autenti-
cazione e notificazione a un Web server. Esso utilizza
l’algoritmo a chiave simmetrica SHA-256 e prevede
una shield (scheda) ARM mbed che rappresenta un
nodo controllore che si occupa del monitoraggio di
uno o più nodi sensore. L’utilizzo di questo progetto
di riferimento non richiede conoscenze particolare
nei settori dei sensori, delle interfacce per sensori e
dei sistemi di acquisizione dati. Le società produttrici
di semiconduttori come la stessa Maxim propongono
anche altri tipi di componenti, come ad esempio mi-
crocontrollori sicuri, che rappresentano la base di un
sistema connesso protetto. Vista la disponibilità della
tecnologia necessaria per garantire la sicurezza dei
sistemi embedded, non sussistono ragioni valide per
non prevedere l’integrazione di funzioni di protezione
in un sistema per applicazioni IoT fin dalle fasi inizia-
li dello sviluppo. Un prodotto di questo tipo non sarà
coinvolto nel caso del prossimo attacco informatico su
larga scala, con tutti i vantaggi che ciò comporta.
Fig. 3 – Il progetto di riferimento MAXREFDES143# per la sicurezza
embedded realizzato da Maxim Integrated assicura protezione
contro la contraffazione dei dati provenienti da sensori, garanten-
done l’autenticità ed integrità lungo tutta la catena dei dati, dal
trasduttore al cloud