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POWER

GESTIONE TERMICA

tensione di uscita sulla base del segnale PWM genera-

to dalla MCU, consentendo un controllo molto accura-

to della velocità di rotazione dei motori DC per ventole

di raffreddamento (Fig. 2).

Un ulteriore vantaggio è legato alla sensibile riduzio-

ne dello spazio occupato sulla scheda. Le soluzioni

basate su componenti discreti non riescono a gestire

segnali PWM ad alta frequenza dalla MCU, il che com-

porta l’utilizzo di bobine e condensatori più grandi che

si traducono in un considerevole incremento dell’area

di montaggio. BD9227F, invece, integra un circuito per

il controllo della frequenza che consente di gestire fre-

quenze fino a 1 MHz e di utilizzare componenti perife-

rici più piccoli, induttori e condensatori inclusi, con

conseguente riduzione dell’area di montaggio del 75%

circa rispetto ai sistemi tradizionali. Un terzo elemento

da tenere in considerazione è l’elevato livello di effi-

cienza su tutto l’intervallo di funzionamento. Ad esem-

pio, con un carico di 300 mA, l’efficienza della conver-

sione di potenza migliora del 19%: la differenza diventa

ancora più evidente in presenza di carichi più elevati.

L’integrazione di un PMOS high-side, infine, consente

di raggiungere il 100% del duty cycle e quindi di avere

una tensione di uscita con un range esteso.

Fig. 1 – Alimentazione dei motori DC per ventole di raffreddamento:

i vantaggi di una soluzione integrata rispetto a una discreta

Fig. 2 – L’elevata linearità di BD9227F consente un con-

trollo molto preciso della velocità di rotazione