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TECH INSIGHT

V2X COMMUNICATIONS

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- ELETTRONICA OGGI 461 - APRILE 2017

ciascuno di essi ai propri ambiti applicativi separan-

done le mansioni. Questo perché gli scambi V2X de-

vono potersi realizzare unicamente con transceiver a

corto raggio DSRC molto più leggeri e veloci rispetto

a quelli per Wi-Fi e GPS e in grado di garantire i tem-

pi di risposta nell’ordine del centinaio di millisecon-

di necessari per consentire ai veicoli di eseguire le

manovre necessarie per evitare i pericoli. L’interfac-

ciabilità con la telefonia cellulare rimane comunque

abilitabile per organizzare piattaforme di gestione del

traffico a livello metropolitano o nelle autostrade e

pertanto c’è già chi sta preparando il nuovo standard

LTE-V con un’estensione fatta apposta per gestire le

DSRC fra gli smartphone, le OBU e le RSU.

In ambito Ieee le comunicazioni V2X sono descritte

negli standard Ieee 802.11p e Ieee 1609.1-2-3-4, dove

il primo si occupa del livello fisico PHY e dell’accesso

MAC (Medium Access Control) mentre il secondo del

protocollo dei messaggi e dei servizi di sicurezza. In-

sieme sono definiti come Wireless Access in Vehicu-

lar Environments (WAVE) ma è solo nell’802.11p che

vengono definite le comunicazioni DSRC nella banda

portante di 5,9 GHz stabilita dalla Federal Communi-

cations Commission (FCC) statunitense con ampiez-

za di banda di 75 MHz esattamente da 5,850 a 5,925

GHz. In quest’intervallo ci sono sette canali da 10 MHz

ciascuno più 5 MHz di riserva all’inizio per prevenire

le interferenze. Il canale centrale CCH è di controllo,

viene riconosciuto da tutte le unità OBU e RSU come

riferimento principale di ogni nodo e porta gli allarmi

più importanti per la sicurezza dei veicoli. I due canali

terminali Critical Safety of Life e High Power Public

Safety servono ai messaggi per la prevenzione degli

incidenti e ai servizi di pubblica sicurezza mentre i

quattro canali di servizio SCH sono general-purpose

apposta per essere configurabili da chi vuole instal-

lare le applicazioni. In ambito europeo l’ETS e l’ENSI

hanno stabilito le bande per i segnali WAVE/DSRC in

modo leggermente diverso senza i 5 MHz di riserva

e con sei canali SCH tutti di servizio oltre al centrale

CCH che rimane fondamentale, ma a oggi è comunque

l’impostazione USA a fare da riferimento.

I messaggi sono a pacchetti e usano il protocollo di

rete WSMP (WAVE Short Message Protocol) secondo

il quale non occorre specificare il destinatario dato

che i messaggi sono sempre pubblici e perciò non

c’è bisogno di autenticazione né delle ingombranti

procedure tipiche dei messaggi http. In alternativa si

possono comunque utilizzare anche i pacchetti IPv6,

TCP e UDP e in tal caso si possono prevedere mes-

saggi con contenuti più sofisticati come la crittogra-

fia o il riconoscimento di talune priorità ma va consi-

derato che così si appesantisco i trasferimenti V2V

e V2I per i quali la velocità è il principale requisito.

Lo scambio dei messaggi è di tipo asincrono con mo-

dulazione OFDM e velocità di trasferimento di 3, 4.5,

6, 9, 12, 18, 24 e 27 Mbps da scegliere in funzione

dell’applicazione da eseguire mentre fra i veicoli e le

Fig. 2 – Spettro di base dei segnali a corto raggio DSRC con un canale principale per i messaggi di controllo, due canali per le segnalazioni di allarme

o sicurezza e quattro per i contenuti dei servizi applicativi

Fig. 3 – Il modulo Cohda Wireless MK5-OBU per le reti V2X conformi agli

standard 802.11p e 802.11an si può configurare in ambiente Linux