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POWER CONVERSION

inferiore di quello di un singolo modulo.

Se l’obiettivo prioritario del progetto è il costo della BOM,

con il metodo decisionale appena descritto appare chiaro

che il team di sviluppo opterà per un circuito discrete. Nel

caso invece il time to market risulti l’aspetto più critico,

con conseguente necessità di “comprimere” i tempi legati

alle fasi di progettazione, collaudo e validazione, oppure

la densità di potenza è l’elemento chiave, la scelta di un

modulo appare senza dubbio la soluzione migliore. Un

modulo, inoltre, risulterà l’opzione più adatta nel caso il

team di sviluppo abbia scarse competenze nei settori della

potenza o dell’analogica.

Questa, naturalmente, è una rappresentazione mol-

to schematica del processo decisionale dell’architetto

di sistema che nella realtà è senz’alto più complessa e

articolata. Nonostante ciò, i team di sviluppo partono

dall’ipotesi che moduli di potenza e circuiti discreti per

la conversione della potenza che espletano la medesima

funzione siano equivalenti e confrontabili in maniera

omogenea. Questa ipotesi, invece, può non risultare vera

e questo ne spiega le ragioni.

Approcci diversi, comportamenti differenti

In primo luogo, l’affermazione che un progetto basato su

un modulo di potenza abbia un comportamento diverso

da quello di un circuito discreto a parità di specifiche in

termini di correnti e di tensioni di ingresso e uscita può

sembrare strana. Si prenda ad esempio il mod. ISL8273M

di Intersil, un modulo di potenza digitale da 80A a canale

singolo che opera con livelli di tensione di alimentazione

comprese tra 4,5 e 14V e fornisce una tensione di uscita

a due fasi programmabile nell’intervallo variabile tra 0,6

e 2,5V. All’interno del package di questo dispositivo, di

dimensioni pari 18x23x7,5 mm, sono ospitati un control-

lore di potenza digitale, diversi MOSFET, LDO, induttori

e numerosi altri componenti di potenza, gli stessi solita-

mente utilizzati per realizzare un circuito di potenza di-

screto equivalente.

1) Ottimizzazione del layout

I più importanti produttori di moduli di potenza, aziende

del calibro di Intersil (ora entrata nell’orbita Renesas),

Vicor, Exar, ON Semiconductor e Fairchild (entrata de-

finitivamente nell’orbita di ON Semiconductor) – han-

no una reputazione da difendere. Ciò significa che essi

sono impegnati a fornire il massimo supporto ai clienti

per garantire che i loro prodotti operino al meglio del-

le loro potenzialità in ogni condizione operativa. Il sup-

porto prevede anche la disponibilità di linee guida per la

stesura del layout, che forniscono all’utente il blueprint