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COMPONENTS

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- ELETTRONICA OGGI 457 - OTTOBRE 2016

PROXIMITY DETECTION

I

sensori di prossimità tradizionali caratterizzati da

un raggio d’azione (range) esteso hanno finora uti-

lizzato la tecnologia a infrarossi caratterizzata da

alti costi ed elevati consumi di potenza. Il rilevamento

capacitivo, d’altro canto, si propone come una valida

soluzione alternativa più economica e in grado di ga-

rantire minori consumi di potenza.

Una tipica applicazione potrebbe essere una antenna

di prossimità, nota anche come pad capacitivo. I pa-

rametri di progettazione da tenere in considerazione

sono la dimensione dell’antenna, la sua posizione ri-

spetto al piano di massa e le impostazioni specifiche

all’interno del sensore capacitivo che in questo caso è

un dispositivo della linea RightTouch di SMSC, azienda

facende parte di Microchip Technology. Attenendosi a

poche e semplici linee guida, il dispositivo RightTouch

è in grado di rilevare l’approssimarsi di un utente o il

movimento di oggetti metallici nelle vicinanze.

Tre sono gli elementi fisici di progettazione critici

necessari da tenere in considerazione per ottenere

il massimo raggio d’azione di rilevamento con un’e-

levata intensità di segnale e basso rumore. In primo

luogo, la distanza tra antenna e piano di massa deve

essere la maggiore possibile; il piano di massa in que-

sto caso potrebbe essere qualsiasi strato della scheda

PCB come pure oggetti metallici posti nelle vicinanze.

In secondo luogo l’antenna deve essere la più grande

possibile. Infine, il libertà di movimento dell’antenna

all’interno del sistema deve essere limitata: per conse-

guire questo obbiettivo è possibile ricorrere a nastro

biadesivo, adesivi, graffette o altro ancora.

La progettazione inizia con la definizione del raggio

d’azione e della funzione. Per esempio, si può definire

un raggio di azione di 5 cm per il rilevamento dell’av-

vicinamento a una scheda pulsanti per monitor o di 25

cm per il rilevamente dell’avvicinamento a una corni-

ce fotografica digitale di 25 cm.

Piano di massa

Qualsiasi piano di terra o superficie metallica posta

in prossimità dell’antenna ridurrà il range del rileva-

mento di prossimità. I piani di massa hanno due ef-

fetti sulla prossimità. Il primo è che questi schermano

l’oggetto in avvicinamento se quest’ultimo viene posto

sul percorso dell’oggetto, di fatto riducendo il raggio

d’azione del sensore. Il secondo è che aumentano la

capacità di base una volta posti direttamente al di sot-

to o adiacenti all’antenna di prossimità.

Nello spazio libero, un’antenna può rilevare o emette-

re liberamente in qualsiasi direzione con un’attenua-

zione molto ridotta. Quando viene introdotto un piano

di massa, i segnali emessi o rilevati dall’antenna termi-

nano sul piano stesso. Al diminuire della distanza tra

massa e antenna anche l’intensità del campo radiante

diminuisce. Quindi se un piano di massa è posto via

via più vicino all’antenna, anche la distanza di rileva-

mento si riduce progresivamente.

Un piano di massa contribuisce all’aumento della ca-

pacità dell’antenna rispetto al valore che avrebbe se

la medesima antenna si trovasse nello spazio libero.

Antenne di grandi dimensioni poste in prossimità di

un piano di massa (come ad esempio una piazzola so-

lida di area pari a 25 cm

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con un piano di massa solido

su una scheda PCB a doppio strato da 0,08 cm) supe-

rerà il range di calibrazione dei dispositivi SMSC.

Sensori capacitivi

per il rilevamento di prossimità

Lacio di Jasio

Business development

manager Europe - Mcu8

Microchip

Con i sensori capacitivi è possibile realizzare

un’antenna di prossimità con consumi inferiori e

costi ridotti rispetto a un’implementazione basata

sulla classica tecnologia a infrarossi