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ANALOG/MIXED SIGNAL

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- ELETTRONICA OGGI 451 - GENNAIO/FEBBRAIO 2016

LI-ION CHARGERS

di carica richiede il tempo più lungo se confrontato con quello

richiesto dalle altre fasi della carica. In questo processo, quando

la corrente di carica diminuisce al di sotto di un limite (corrente

di terminazione), solitamente pari al 2% della capacità della bat-

teria, quest’ultima è completamente carica e il processo di carica

termina (Fig. 1). Si tenga presente che per ogni fase del processo

di carica viene stabilito un limite e ciò rappresenta una delle più

importanti caratteristiche di sicurezza.

Per implementare il profilo di carica appena descritto è

necessario conoscere in ogni istante la tensione della batteria e

la corrente di carica, mentre anche la temperature della batteria

deve essere tenuta sotto controllo in quanto la batteria stessa

tende a scaldarsi durante la carica. Se il valore della temperatura

supera il limite specificato per la batteria, quest›ultima può subire

danni.

Per quel che concerne l’implementazione di un carica batterie,

l’utente ha due opzioni a disposizione: utilizzare un circuito inte-

grato dedicato o ricorrere a un microcontrollore di tipo general-

purpose. La prima opzione, anche se si propone come una so-

luzione semplice e rapida, ha il duplice svantaggio di una limita

configurabilità e di un numero ridotto di scelte per l’interfaccia

utente (indicatori a LED). L’alternativa, ovvero l’uso di un micro-

controllore, a fronte di un allungamento dei tempi di progettomet-

te a disposizione un maggior numero di opzioni per la configura-

zione, consente l’integrazione di altre funzioni come ad esempio

lo stato della carica (SoC – State of Charge) della batteria e l’invio

di informazioni attraverso interfacce di comunicazione al proces-

sore host presente nel sistema. Oltre a ciò un microcontrollore

non è equipaggiato con il circuito di potenza necessario per un

carica batterie e richiede BJT esterni oMOSFET. IL costo di questi

componenti di potenza è comunque più basso rispetto a quello

dei microcontrollori o dei circuiti integrati dedicati.

Architettura del carica batterie

Si si esamina il profilo di carica appare evidente che è necessaria

un generatore di corrente controllato per un carica batteria di

una batteria a ioni di litio a singola cella il cui funzionamento deve

essere modificato in funzione dello stato della batteria. in base a

queste considerazioni, un’implementazione basata su un micro-

controllore richiede la presenza dei seguenti blocchi funzionali:

5.

Circuito per il controllo della corrente

6.

Circuito per la misura dei parametri della batteria (tensione,

corrente, temperatura)

7.

Algoritmo di carica (Per l’implementazione del profilo CC-

CV)

Tali blocchi sono riportati nello schema di figura 2.

Circuito per il controllo della corrente: esso può essere realizzato

utilizzando un generatore di tensione e implementando un per-

corso per la retroazione della corrente. Esso opera come un tipico

sistema di controllo in retroazione negativa. Per la retroazione si

utilizza la corrente di carica che, passando attraverso un resistore

di valore ridotto, genera una tensione.

Il generatore di tensione può essere realizzata utilizzando due

metodi:

8.

Topologia lineare

9.

Topologia a commutazione - buck o boost

La topologia lineare utilizza un elemento regolatore in serie (un

BJT o un MOSFET) in modalità lineare, come riportato in figura 3.

La corrente di carica è regolata controllando la polarizzazione del

transistor in serie Q1. La polarizzazione può essere controllata

utilizzando un convertitore A/D o un modulatore PWM (Pulse

Width Modulator) con un filtro passa basso RC esterno. Il me-

todo lineare può essere utilizzato per correnti di carica di valore

ridotto (<1A) a causa della dissipazione di potenza dell’elemento

Fig. 2 – Schema a blocchi di un caricabatteria per una batteria a ioni

di litio

Fig. 3 – Schema della topologia lineare