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- ELETTRONICA OGGI 451 - GENNAIO/FEBBRAIO 2016
COVERSTORY
Ridurre il costo dei wireless
Mentre la complessità dei dispositivi wireless se-
guita a crescere, le aspettative sui costi continuano
ad abbassarsi. Nel 1983, il primo cellulare commer-
ciale, il Motorola DynaTAC 8000x, fu venduto a 3995
dollari, che corrispondono oggi a quasi 10.000 dol-
lari. Fino al 1990, un cellulare costava meno di 1000
dollari, nel 2000 il prezzo di un cellulare di fascia
bassa era attorno ai 200 dollari.
Anche se il tasso di declino nei prezzi dei cellula-
ri ha subito un rallentamento a causa dell’aumento
del costo degli smartphone, il prezzo della tecnolo-
gia wireless continua a scendere. Dal 2005 al 2009 il
prezzo di vendita dei telefoni Nokia è sceso del 39%,
in un periodo in cui gli smartphone rappresentava-
no una percentuale relativamente bassa di prodotti
venduti.
Uno degli indicatori più eloquenti del costo del wi-
reless può essere osservato valutando i prezzi medi
dei componenti dei semiconduttori. Le recenti pre-
visioni di mercato di Databeans, Inc. e IC Insights
sostengono infatti che i prezzi degli IC analogici dei
dispositivi mobili saranno ridotti di oltre il 30% dal
2011 al 2019.
La sfida del collaudo dei dispositivi wireless neces-
sita, però, di un approccio di test più estremo rispet-
to a un semplice miglioramento del 30% in termini
di efficienza.
Con dispositivi sempre più complessi, il rendimento
dei test deve superare sia le sfide della complessità
del collaudo che dei costi target.
Fattori come l’incremento delle bande cellulari,
nuovi tipi di forme d’onda e più configurazioni Wi-
Fi portano inevitabilmente a più casi di test. Così la
vera sfida degli ingegneri di test odierni non è con-
validare lo stesso numero di casi di test per il 30% in
meno ma convalidare un numero di casi 10 volte o
100 volte superiore per almeno il 30% in meno.
L’impatto sui test
Anche se l’idea di dispositivi wireless più connessi,
meno costosi e con throughput superiori è, senza
dubbio, attraente per noi consumatori, in realtà sta
cambiando radicalmente il modo in cui i dispositivi
wireless vengono testati.
Un decennio fa, il collaudo dei cellulari richiedeva
uno strumento, capace di effettuare letteralmente
una chiamata telefonica con il dispositivo mobile.
Questo approccio, ora chiamato non-signaling test,
ha bisogno di effettuare una chiamata, prima di dar
luogo al test vero e proprio. In alcuni casi, la calibra-
zione e il test del telefono possono durare 10 minuti
o più.
Ultimamente l’industria dei cellulari si è spostata
verso l’utilizzo del non-signaling test. Grazie a que-
sto approccio, un PC può inviare una serie di co-
mandi al dispositivo mobile mediante un’interfaccia
digitale ed entrare nel test mode.
Anche se il non-signaling test ha dimostrato di esse-
re un approccio più veloce per testare i dispositivi,
gli ingegneri continuano a creare innovazioni con
metodi di collaudo più rapidi.
Oggi i fornitori di cellulari e chipset Wi-Fi stanno
collaborando sempre più con i distributori di stru-
menti di test per ottenere tipologie di collaudo wi-
reless più rapide. Le nuove “fast sequencing modes”
sui chipset wireless moderni, ad esempio, ordinano
vari casi di test in modo più veloce. Questa tecni-
ca può essere combinata a una strumentazione più
rapida, così da testare un dispositivo
wireless più velocemente, in modo
meno costoso.
Andando avanti la prossima gran-
de innovazione nei test wireless è
l’utilizzo di architetture di test mas-
sivamente parallele o con pipeline.
Queste architetture riducono i costi
di produzione, consentendo ai pro-
Fig. 3 – Il costo dell’IC analogico wireless e il volume uni-
tario dal 2011 al 2019
Fig. 4 – Il test parallelo consente un utilizzo più efficace della strumenta-
zione di test