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COMM

NFC/RFID

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- ELETTRONICA OGGI 450 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015

MAX66242 – fanno di questo tag passivo la soluzione ide-

ale per tutti gli OEM che vogliono sviluppare i loro sistemi

embedded portatili basati sulla tecnologia NFC/RFID su

una piattaforma aperta e scalabile.

Trasferimento dati veloce senza microcontrollore

esterno

Il tag passivo MAX66242 è essenzialmente un gateway per

la conversione di protocollo I

2

C -NFC/RFID. La porta I2C

del tag può operare come porta master o come porta slave

per gli scambi dei dati. Nel caso dell’applicazione ripor-

tata nel riquadro, il lettore NFC/RFID può accedere ad un

componente elettronico dotato di interfaccia I

2

C che è col-

legato direttamente al MAX66242. Per questo motivo non è

richiesta la presenza di un ulteriore microcontrollore (ad

esempio sulla scheda sensore) per poter accedere ai dati.

Come già menzionato in precedenza, il buffer SRAM da 32

byte integrato nell’IC contribuisce ad accelerare la transi-

zione dati da I

2

C a HF. Mentre soluzioni analoghe presen-

ti sul mercato devono trasferire i dati attraverso le loro

celle EEPROM, MAX66242 utilizza il proprio buffer SRAM

per gestire tali trasferimenti. Il tempo di accesso, nel caso

delle SRAM, è inferiore rispetto a quello delle EEPROM,

fatto questo che contribuisce a garantire un tempo di

transazione complessivo più veloce rispetto ad altre so-

luzioni. Il circuito integrato prevede un pin di ingresso/

uscita programmabile (PIO) che può essere utilizzato per

l›adempimento di parecchie funzioni tra cui, in talune ap-

plicazioni, l›interrupt del microcontrollore del dispositivo

portatile. Questo pin può anche essere configurato come

segnale di avviso “RF Busy” o “RF-Access-In-Progress”.

Segnali di questo tipo possono risultare particolarmente

efficaci per “svegliare” un sistema embedded in stato di

“sleep” in presenza di un campo HF di frequenza pari a

13,56 MHz HF. In sintesi, questo pin multifunzione contri-

buisce a un più efficace controllo del flusso di dati attra-

verso tutto il sistema.

Più flessibilità e scalabilità con l’energy harvesting

La funzione di accumulo e riutilizzo dell’energia rende

MAX66242 una soluzione estremamente scalabile e flessi-

bile in un’ampia gamma di applicazioni NFC/RFID.

Essendo un tag passivo, il circuito integrato non necessita

di una sorgente di alimentazione esterna e richiede una

corrente di valore molto ridotto (50 µA o leggermente su-

periore in funzione delle caratteristiche supportate) per

funzionare. Il tag ricava tutta la propria energia dal campo

elettromagnetico HF a 13,56 MHz del lettore. Se le antenne

sono state realizzate correttamente e sintonizzate per ga-

rantire un link efficiente e

ottimizzato, questo tag pas-

sivo ottiene una quantità di

energia superiore a quella

necessaria per alimentarsi.

L’energia “in surplus” viene

spesso deviata a massa. In-

vece, l’energia accumulata

inutilizzata del rettificatore

di MAX66242 è raccolta e

trasferita all’esterno del

circuito integrato attra-

verso il pin V

OUT

. Questa

energia può quindi essere

utilizzata per alimentare i

circuiti integrati circostanti

come ad esempio un ter-

mometro a forma di cerot-

to. Il pin V

OUT

del circuito

integrato può essere confi-

gurato per fornire una ten-

sione di 1,8V o 3,3V (valori

tipici). Questa uscita di alimentazione configurabile può

fornire, con un campo di intensità adeguata, una corrente

massima di 5 mA.

Massima potenza ed efficienza con un progetto ottimiz-

zato dell’antenna

Lo schema di accumulo dell’energia in un tag passivo può

Fig. 3 – Schema di un tipico blocco circuitale adatto a supportare la tecnologia NFC/RFID in qualsiasi progetto

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