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ANALOG/MIXED SIGNAL

LOCK-IN AMPLIFIER

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- ELETTRONICA OGGI 448 - SETTEMBRE 2015

che offre 80 dB nella banda ad alta frequenza fra 25 kHz e 200

MHz. A questi strumenti si è aggiunto da poco il nuovo modello

SR124, definito come Analog Lock-In Amplifier, perché partico-

larmente indicato per effettuare misure negli ambienti applicativi

tipicamente analogici, dove spesso convivono molti segnali ca-

sualmente sovrapposti. Per questo tipo di misure, infatti, occor-

re spesso ricorrere a un set di strumenti con prestazioni mirate

tutt’altro che semplice da configurare. Caratteristica peculiare di

SR124 è il bassissimo rumore che previene qualsiasi accenno

di accoppiamenti elettromagnetici fra gli ingressi. La banda di

misura va da 0,2 Hz fino a 200 kHz ma lo strumento è configurato

per osservare simultaneamente anche le componenti armoniche

a frequenza doppia e tripla di quella d’interesse, grazie al selet-

tore di frequenza che permette di spazzolare sull’intera banda

senza pericolo di ricevere né emettere interferenze spurie.

L’architettura “clock-stopping”, già introdotta dall’azienda nei pre-

cedenti strumenti, fa inmodo di limitare ogni attività delle logiche

digitali durante i momenti di acquisizione, al fine di non creare

con i segnali di temporizzazione delle interferenze che potrebbe-

ro alterare le misure.

In questi momenti, l’intera elettronica di comando viene “con-

gelata” senza alcun refresh, fino a che la misura in aggancio di

frequenza non è ultimata e anche se si protrae per dei minuti o

persino per delle ore lo strumento cerca di darle tutta la priorità

possibile per conseguire la massima fedeltà e la miglior accu-

ratezza. Sull’ingresso in tensione di tipo singolo/differenziale si

trovano uno stadio FET con rumore confinato entro 2,5 nV/

Hz

e sensibilità che va da 100 nV fino a 500 mV, mentre sull’ingres-

so in corrente il preamplificatore ha un guadagno regolabile da

106 a 108 V/A. A bordo sono pre-impostati svariati filtri che si

possono scegliere per condizionare il segnale all’ingresso nel

modo più opportuno e grazie a essi si può migliorare la dina-

mica nominale di 60 dB fino al miglior valore di 100 dB. Infine, il

riferimento si può impostare come interno, esterno oppure Rear

VCO a seconda che si scelga un clock impostato dall’operatore

sull’apposito pannello frontale, preso da un ingresso ausiliario

collegato a una derivazione della sorgente oppure generato dal

VCO di bordo.

Lock-In Multi-Frequency

Zurich Instruments

è una spin-off del Politecnico di Zurigo (ETH)

nata per realizzare strumenti di misura dotati delle più innovative

tecnologie e adatti non solo per l’uso accademico ma anche per

i laboratori industriali. È l’estrema cura sui front-end d’ingresso

analogici che caratterizza i numerosi strumenti già in distribu-

zione, come l’amplificatore lock-in UHFLI con frequenza di ag-

gancio, che si spinge fino a 600 MHz e 100 dB di dinamica, il

Phase-loched Loop HF2PLL duale da 50 MHz, lo spettroscopio

d’impedenza HF2IS con banda da 0,7 µHz a 50 MHz dotato di

DSP a 128 bit e, inoltre, il preamplificatore HF2 nelle due opzio-

ni Shunt e Feedback con banda dalla continua fino a 50 o 100

MHz. Il prodotto di punta è però l’amplificatore lock-in HF2LI,

recentemente aggiornato con nuove importanti funzionalità. Lo

strumento è duale perché composto da due amplificatori lock-in

integrati ciascuno insieme al proprio motore di calcolo DSP con

precisione di 128 bit e al proprio generatore di riferimento. Per

entrambi la banda va da 0,7 µHz a 50 MHz ed entrambi ospitano

uno stadio di conversioneA/D con risoluzione di 14 bit e velocità

di 210 MS/s mentre il rumore è confinato a 5 nV/

Hz. La dinami-

ca dichiarata è di 120 dB con una sensibilità all’ingresso che va

da 1 nV a 1,5V.

Numerosi sono i moduli in opzione come per esempio HF2LI-MF

Multi-frequency, che consente allo strumento di eseguire simul-

taneamente fino a sei misure centrate su altrettante sei frequenze

di interesse indipendenti l’una dall’altra,MODAM/FMModulation

per lemisure sui segnali modulati in ampiezza o in frequenza,PLL

Dual che permette di tracciare i segnali in frequenza, PID Quad

(Proportional Integral Derivative) per lemisure su segnali custom

e, infine, RF Real-Time, che consente di scrivere in C algoritmi di

aggancio specifici ed eseguirli direttamente. Inoltre, la possibili-

tà di osservare sei frequenze può essere sfruttata per analizzare

al tempo stesso una fondamentale e cinque armoniche oppure

due fondamentali e due armoniche per ciascuna, semplicemente

impostando tali configurazioni sul pannello frontale. A bordo c’è

anche un filtro con pendenza selettiva di 6, 12, 18, 24, 30, 36, 42 e

48 dB/Oct, che consente di isolare le componenti armoniche dal-

la prima fino all’ottava mentre per la configurazione c’è l’ultima

versione 14.08 del software LabOne definito come “All-In-One”,

perché comprensivo di tutti i tool che possono servire per defi-

nire le procedure di test e per caratterizzarle attraverso la porta

USB 2.0, con velocità di 480 Mb/s oppure tramite la porta Gigabit

Ethernet.

n

Fig. 3 – Offre una dinamica di 120 dB l’amplificatore lock-in duale HF2LI

che Zurich Instruments propone con banda che va da 0,7 µHz a 50MHz e

motore DSP da 128 bit a bordo