Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  27 / 102 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 27 / 102 Next Page
Page Background

27

- ELETTRONICA OGGI 448 - SETTEMBRE 2015

TECH INSIGHT

NRAM

ne elettrostatica ai nanotu-

bi, che perciò cambiano di

stato rimanendo attaccati

anche in condizioni termi-

che estreme e in presenza

di radiazioni o interferenze

di ogni tipo. Per effettuare

un RESET con il passaggio

dall’1 allo 0 si applica di

nuovo la stessa tensione

che stavolta eccita il reti-

colo di fononi nei nanotubi

che di conseguenza si se-

parano e rimangono distan-

ziati nello stato OFF.

Come nelle consuete DRAM

volatili l’indirizzamento vie-

ne applicato con la Word

Line sulla base e la Bit Line

sul collettore mentre l’e-

mettitore è collegato alla

Select Line con una impo-

stazione del tutto uguale a

eccezione della fondamen-

tale differenza che le NRAM

Nantero sono non volatili e

perciò possono essere usa-

te anche come Flash o SSD.

In effetti, i transistor di co-

mando sono relativamente

semplici da fabbricare con

le attuali linee produttive

e ciò consente di disegna-

re le linee WL, BL e SL a

piacimento. Le dimensio-

ni minime raggiunte sono

di 20 nm per l’elemento di

memorizzazione con i na-

notubi di carbonio e 140

nm per l’intera cella ma, in

effetti, sono limitate sola-

mente dall’evolvere delle

tecniche di litografia, dato

che i nanotubi di carbonio

si distinguono proprio per-

ché esprimono eccezionali

valori di mobilità elettrica,

duttilità e robustezza anche

in elementi di appena una

decina di nanometri. Nante-

ro garantisce ben 1011 cicli

di lettura/scrittura per que-

ste celle e, inoltre, il basso

valore dell’energia di com-

mutazione le rende imbat-

tibili nei consumi rispetto

a qualsiasi altra tecnologia.

Verso tre vere dimensioni

Ebbene sì, c’è di più, perché

l’eccezionale stabilità mec-

canica e termica di queste

celle ha indotto i ricercato-

ri a provare a comporle in

strati sovrapposti e realizza-

re dei veri e propri array di

memoria in tre dimensioni

che a quanto pare sembra

funzionino bene almeno fin-

tanto che non sono troppo

grandi. Tutti ricordiamo le

difficoltà prevalentemente

termiche dei chip 3-D inu-

tilmente inseguiti da tempo

ma mai commercializzati

con successo, proprio per

l’impossibilità di smaltire

adeguatamente il calore dei

transistor ragion per cui

non è mai stato possibile

ottenerli in configurazioni

competitive con i consue-

ti chip planari. Gli esperti

Nantero, tuttavia, sono ri-

usciti a sovrapporre più

strati di celle CNTFET (Car-

bon NanoTube Field Effect

Transistor), intercalati da

altrettanti strati di isolante

e comporre così dei robusti

array di NRAM 3-D stabili a

temperatura ambiente, pro-

prio grazie alle pregevoli

caratteristiche dei nanotubi

di carbonio.

La densità di memorizza-

zione è secondo loro stra-

ordinaria ma per ora limi-

tata dalle problematiche di

indirizzamento alle singole

celle, che ingigantiscono a

causa dell’elevata densità

di celle integrabili in volu-

mi incredibilmente piccoli.

Perfezionando le ricerche

in corso sui dispositivi

elementari fabbricati con

nanotubi di carbonio, è

auspicabile che migliori-

no le tecniche di integra-

zione circuitali per questi

array di componenti mon-

tati su strati sovrapposti e

ciò significa che, oltre alle

memorie tridimensionali,

potranno forse essere spe-

rimentati anche i circuiti

tridimensionali con funzio-

nalità più complesse.

n

Fig. 2 – I nanotubi di carbonio hanno due configurazioni stabili e commutano applicando impulsi di comando

di 20 µA con durata di 20 ns anche fino a 1011 cicli di lettura/scrittura