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POWER

wireless

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- ELETTRONICA OGGI 444 - APRILE 2015

Energia senza fili

per gli smartphone

L

a ricarica senza fili e senza caricatori per i telefonini e i

tablet sta diventando competitiva ed è ormai prossima

alla diffusione planetaria. Dopo aver preso in conside-

razione le tecnologie più esotiche basate sulle microonde

o su altri principi fisici, i costruttori hanno definitivamente

prescelto l’induzione elettromagnetica, per fare in modo che

basti una piattaforma grande come un tappetino per mouse

per ospitare un solenoide capace di irradiare un’onda elet-

tromagnetica a bassa frequenza con energia sufficiente per

ricaricare a distanza di pochi cm le batterie degli smartpho-

ne.

Per riassumere, l’induzione è governata dalla legge di Fara-

day che dice che un campo magnetico tempovariante induce

su un circuito a esso concatenato una corrente e perciò an-

che una differenza di potenziale proporzionale alla variazione

del flusso magnetico nel tempo, ossia

Δ

V=

ΔΦ

(B)/

Δ

t. Una va-

riante di questo principio viene usata per fabbricare i fornelli

a induzione, dove però l’energia è maggiore e viene logica-

mente convertita in calore. Nell’impiego per la ricarica senza

fili di energia ne basta poca, ma dato che le persone possono

trovarsi vicine agli smartphone e alle piattaforme di carica,

allora è indispensabile che la frequenza delle onde di potenza

irradiate sia sufficientemente bassa per non causare effetti

nocivi. Il più importante consorzio di aziende che ha definito

le direttive standard in proposito è il

Wireless Power Consor- tium

e fra le norme prescritte nello standard Qi c’è anche la

frequenza, che deve essere inferiore persino a quella delle

radio AM e perciò assolutamente incapace di causare effetti

ionizzanti, ottici, elettromagnetici o termici sull’uomo. Pari-

menti la potenza massima non può mai superare 5W, mentre

il consumo della piattaforma in standby deve essere limitato

a 0,0001W.

Va detto che attualmente il consorzio WPC sembra catturare

i lavori delle precedenti alleanze, Alliance for Wireless Power

(A4WP) e Power Matter Alliance (PMA), che ivi stanno con-

fluendo. Certamente la disponibilità di uno standard inter-

nazionale dà il vantaggio che tutti gli smartphone certificati

con il logo WPC Qi possano essere ricaricati appoggiandoli

sulle piattaforme di carica con il medesimo logo, indipenden-

temente dal costruttore e dal modello e, inoltre, se c’è posto

se ne può affiancare anche più di uno. In pratica, sul tappetino

grande come un mouse pad c’è un avvolgimento principale

che viene percorso da una corrente alternata che genera un

campo magnetico che viene irradiato a una distanza di una

manciata di cm. Dentro ogni smartphone certificato Qi c’è un

secondo avvolgimento più piccolo che riceve l’energia irra-

diata e la converte in una tensione e in una corrente che ser-

vono a ricaricare la batteria. Oltre alle direttive base, nell’ulti-

ma versione 1.1.2 dello standard Qi sono state recentemente

aggiunte ulteriori norme che guidano i costruttori a fabbrica-

Lucio Pellizzari

I tappetini per la ricarica magnetica dei

telefonini stanno per diventare d’uso comune

e consentiranno di buttare via gli attuali

caricatori

Fig. 1 – Il Power Application Controller PAC5220WP di Active-Semi è

certificato WPC 1.1.2 ed eroga 5 W ma è modulare e consente configu-

razioni multiple di maggior potenza