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- ELETTRONICA OGGI 444 - APRILE 2015

TECH INSIGHT

DISPLAY

tensità luminosa per unità

di superficie di luce che

viaggia in una determinata

direzione. L’unità di misura

della luminanza è cd/m

2,

spesso chiamato anche

“nit”. Valori di luminanza ti-

pici variano da 300 cd/m

2

fino a qualche migliaio di

cd/m2 per l’illuminazione

generale. Questo si tradu-

ce in un flusso luminoso

tra 10 e 100 lumen per una

zona periferica di 100 cm

2

.

L’efficacia degli OLED e

altre fonti di luce è misu-

rata in lumen per watt e si

chiama “efficienza lumino-

sa”. Talvolta, le specifiche

includono anche l’efficien-

za quantica esterna, che

si riferisce al numero di

fotoni generati per coppie

elettrone-lacuna.

Tipi di OLED

Attualmente vi sono sei

tipi di schermi OLED, cia-

scuno progettato per

un particolare utilizzo:

1. Passive Matrix OLED

(PMOLED): hanno strisce

di catodo e anodo con

strati organici (Fig. 5). Le

strisce anodiche sono di-

sposte perpendicolarmen-

te a quelle catodiche. Le

intersezioni del catodo e

dell’anodo costituiscono i

pixel in cui viene emessa la

luce. Tramite circuiti ester-

ni si applica la corrente a

strisce selezionate di ano-

do e catodo, determinando

quali pixel eccitare e quali

spegnere (la luminosità di

ogni pixel è proporzionale

alla quantità di corrente

applicata).

I PMOLED sono facili da

realizzare, ma consuma-

no più energia rispetto

ad altri tipi di OLED, prin-

cipalmente a causa della

potenza necessaria per la

circuiteria esterna.

2. OLED a matrice attiva

(AMOLED): sono dotati

di strati di catodo e ano-

do, con la sovrapposizio-

ne di una matrice Thin

Film Transistor (TFT). La

matrice TFT è il circuito

che determina quali pixel

accendere per formare

un’immagine (Fig. 6).

Gli AMOLED consumano

meno energia rispetto ai

PMOLED perché la matrice

TFT richiede meno poten-

za rispetto ai circuiti ester-

ni e hanno anche tempi

di aggiornamento più ve-

loci adatti per il video. Le

migliori applicazioni per

AMOLED sono monitor

di computer, TV a grande

schermo e insegne elettro-

niche o cartelloni pubbli-

citari.

3. OLED trasparenti: per-

mettono alla luce di pas-

sare in entrambe le di-

rezioni e può essere a

matrice attiva o passiva,

utilizzata soprattutto per

display heads-up (Fig. 7).

4. OLED Top emettitori:

hanno un substrato che

può essere opaco o riflet-

tente. Essi sono più adatti

per la progettazione a ma-

trice attiva e trovano ap-

plicazione in smart card.

5. OLED pieghevoli: sono

molto leggeri e resisten-

ti con supporti in lamine

metalliche o plastiche

molto flessibili. Poten-

zialmente, i display OLED

pieghevoli possono es-

sere cuciti in tessuti per

abbigliamento “intelligen-

te”, come l’abbigliamento

outdoor di sopravvivenza

con un chip integrato, te-

lefono cellulare e ricevito-

re GPS (Fig. 8).

6. White OLED: emettono

luce bianca più luminosa,

più uniforme e con una

maggiore efficienza ener-

getica rispetto a quella

emessa dalle lampade a

Fig. 8 – OLED pieghevoli

Fig. 9 – Display piatti ed elettronica organica: mercato attuale e previ-

sioni in miliardi di dollari (Fonte: SEMI, Display Search)

Fig. 7 – OLED trasparenti