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DISPLAY |
SPECIALE
EMBEDDED
60 • MAGGIO • 2016
handheld data terminal) o portatili (es. defibril-
latore), in cui deve essere garantita con valori
superiori a 2G.
La struttura meccanica e le modalità di montag-
gio di un display rivestono anch’esse un ruolo
importante in ambito industriale, perché devo-
no garantire, oltre alla necessaria robustezza in
un ambiente ostile, anche semplicità di instal-
lazione (con impiego di dispositivi di montaggio
generici e senza necessità di realizzare telai su
misura) e una continuità nel tempo di 5-10 anni
(rispetto a 6 mesi del consumer) nella compati-
bilità di alloggiamenti, slitte, fori e posizioni dei
connettori. Le dimensioni e il formato del display
dipendono dal design del prodotto dove viene in-
stallato. Nel settore industriale predominano at-
tualmente i display da 5,7
″
, 6,5
″
, 10,4
″
e 12,1
″
in
formato 4:3, anche se viene sempre più utilizzato
il formato wide da 16:9, in particolare per i mo-
duli da 7,0
″
, 8,0
″
e 9,0
″
.
Le specifiche ambientali per un display indu-
striale sono molto più stringenti rispetto ad
applicazioni domestiche o di ufficio, in quanto
sottoposti a condizioni più ostili di un prodotto
consumer. In particolare un prodotto come un
televisore, destinato a essere usato in ambienti
chiusi con temperatura condizionata, ha un di-
splay progettato per funzionare in una gamma
di temperatura di esercizio limitata, dai +5 ˚C
ai +40 ˚C. Un display usato in un’applicazione
industriale o di trasporto marittimo deve invece
poter funzionare in modo costante e prolungato
nel tempo con temperature di funzionamento in
un range ben più ampio, che può arrivare anche
da -30 ˚C a +80 ˚C; questa specifica può essere
garantita solo dal produttore.
Per quanto riguarda i termini commerciali, i
produttori di display industriali sono in grado di
offrire condizioni flessibili agli acquirenti, sia at-
traverso la vendita diretta che i canali distribu-
tivi, comprendendo lotti in quantità contenute,
prezzi lungimiranti, migliori termini di garan-
zia, analisi formali di guasto, e molto altro, che
possono facilitare il supporto degli acquirenti
che realizzano prodotti di durata pluriennale e
che magari non hanno una previsione del merca-
to sufficientemente chiara.
Un altro aspetto da considerare per i display in-
dustriali è il controllo della configurazione, ossia
le possibilità di aggiornamento che i costruttori
di display possono dare agli utenti in modo da
evolvere il componente per mantenere il passo
con la tecnologia, mantenere la compatibilità del
sistema o consentire una transizione graduale
da un modello a un nuovo prodotto con modifiche
a impatto minimo. Solitamente questi aggior-
namenti (non solo software ma anche subcom-
ponenti hardware) sono sempre comunicati con
mesi di anticipo e ben documentati.
Molte applicazioni industriali richiedono un lead
time di 12-18 mesi dal momento in cui un display
viene selezionato al momento della produzione
di massa del sistema che lo utilizza. Si può quin-
di comprendere come la scelta di un display con-
sumer (che tipicamente va in end-of-life nel giro
di 1 anno) non sia adatta per un’applicazione in-
Tabella 1 - Differenze tra Lcd in ambito industriale e consumer
Display industriale
Display consumer
Ambiente
Interno o esterno, esposto a sollecitazioni
termiche, umidità, vibrazioni
Interno
(ambiente domestico o ufficio)
Ciclo di vita
10 anni
2-3 anni
Orari operativi
24 ore
Max 12 ore
Applicazione
Parte di un Sistema
Individuale
Affidabilità
alta
Bassa
Luminosità
600-2000 cd/mq
300 cd/mq
Ciclo di vita della retroilluminazione
100.000 ore
30-50.000 ore
Temperatura di funzionamento
Da -30 a +80°C
Da 0 a +50°C
Applicazion
i
LCD per esterno (es. sportello bancomat, chiosco),
LCD per monitor industriali o uso marittimo
TV, PC, Mobile