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60 • MAGGIO • 2016

IN TEMPO REALE

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MECCATRONICA

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vengono promosse nei settori più disparati: uno

fra questi è il mondo industriale, dove formule di

comunicazione accattivanti come ’smart factory’,

’Industry 4.0’ e ’Internet of Things’ si sentono

ripetere di continuo. Tuttavia, le sfide tecnologi-

che che le aziende devono affrontare per arrivare

a realizzare scenari come questi non sono certo

banali. Occorre molta predisposizione all’innova-

zione, e lavorare per l’instaurazione delle corret-

te tecnologie e strategie organizzative.

Come accennato all’inizio, oltre a richiedere

competenze ingegneristiche multidisciplinari, lo

sviluppo di sistemi meccatronici implica anche

l’utilizzo di metodologie evolute di progettazione,

tra cui c’è la creazione di modelli matematici di

simulazione, che poi servono a realizzare i cor-

retti algoritmi di controllo di un’applicazione.

Metodologie come la progettazione ’model-based’

consentono agli ingegneri di integrare e analiz-

zare attraverso un unico ambiente di sviluppo

tutti i sottosistemi (meccanico, elettrico, elet-

tronico, software embedded) che compongono il

sistema meccatronico, e di eseguire vari tipi di

simulazioni.

Queste ultime, essendo effettuate anche in tempo

reale, richiedono una notevole potenza computa-

zionale. Pur assorbendo una grande capacità di

calcolo, tali evoluti metodi di analisi real-time

’multi-dominio’ consentono però di comprendere

in anticipo - prima della creazione di un pro-

totipo fisico - la complessità delle interazioni

all’interno dell’applicazione, e come si compor-

terà il sistema durante il funzionamento in un

caso reale. Di conseguenza, per l’utente risulta

più facile e rapido definire quali sono i precisi

requisiti da soddisfare, come anche studiare e

applicare le necessarie variazioni. L’individua-

zione di eventuali incongruenze e problemi di

integrazione può avvenire già nelle fasi iniziali

di sviluppo, ed anche la fase di test, verifica e

validazione ’system-level’ del comportamento

dell’applicazione si può eseguire con maggior

efficienza, ad esempio ricorrendo di meno ai pro-

totipi hardware. La capacità di generare in auto-

matico il codice a partire dal modello di simula-

zione permette di eliminare gli errori legati allo

sviluppo manuale dello stesso.

Dagli smartphone agli escavatori

Le sfide ingegneristiche legate alla meccatronica

si ritrovano in un crescente numero di settori.

All’interno del Microsoft Devices Group, ad

esempio, l’esigenza del team di sviluppo dedica-

to ai telefoni mobili (smartphone Lumia, Nokia,

accessori) era razionalizzare i processi globali di

sviluppo e produzione, oltre che migliorare la col-

laborazione e proteggere la proprietà intellettua-

le. Adottando una soluzione costituita dalla piat-

taforma 3D EXPERIENCE (Dassault Systèmes),

il team di ingegneri meccanici, elettronici e di

produzione ha potuto collaborare in un ambiente

protetto, riducendo i tempi di design, i costi, e

producendo progetti corretti già nelle fasi inizia-

li. Attraverso tale piattaforma, ha spiegato Pauli

Korhonen, senior solution delivery manager

Mechanical Engineering in Microsoft Marketing

Products and Services IT, il team è riuscito a

realizzare un reale processo di ingegnerizzazione

parallela, in cui ciascuno lavora sul medesimo

progetto nello stesso momento.

Il crescente grado di complessità dei prodotti,

dovuto all’interdipendenza di fattori come l’al-

loggiamento realizzato a livello meccanico, il

design della PCB e il processo di assemblaggio,

richiede infatti un approccio integrato, che forni-

sca una tracciabilità completa della progettazio-

ne meccatronica.

Accedendo online alla piattaforma integrata,

ogni membro della squadra ha potuto sviluppare

la propria parte del progetto, sapendo in ogni

momento a cosa stavano lavorando gli altri col-

leghi e quali erano i loro requisiti.

In B&R Industrial Automation l’esigenza era

Fig. 3 – Un dispositivo meccatronico di analisi

dei gas negli impianti di produzione dell’acciaio

(Fonte: Siemens)