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MECCATRONICA |

IN TEMPO REALE

EMBEDDED

60 • MAGGIO • 2016

invece innalzare le prestazioni, in termini di

velocità e precisione, dei servo-azionamenti

(servo drive) ACOPOS, che trovano utilizzo in

molte applicazioni, come i macchinari adibiti

alle operazioni di packaging dei prodotti (imbot-

tigliamento, inscatolamento) o gli impianti per la

stampa. La soluzione per incrementare velocità e

accuratezza è stata l’integrazione nei servo drive

di una tecnologia basata su sensori virtuali, che

usa sofisticati algoritmi di determinazione del

posizionamento. Usando la progettazione model-

based, attraverso strumenti come MATLAB e

Simulink (MathWorks), gli ingegneri hanno

potuto sviluppare modelli matematici di simu-

lazione del funzionamento del motore in diverse

condizioni reali di carico, e ciò ha permesso di

implementare velocemente i sensori virtuali. Il

tempo di sviluppo è stato ridotto del 70%, mentre

i miglioramenti rilevati nelle metriche chiave di

misurazione delle performance dei sensori sono

stati del 30%.

Sempre utilizzando metodologie di progetta-

zione model-based (Simulink, Simscape, Simu-

link Real-Time), Volvo Construction Equipment

(Volvo CE) è riuscita a razionalizzare lo sviluppo

dei prodotti, realizzando un simulatore ’human-

in-the-loop’ che permette di valutare in modo

realistico i nuovi progetti delle macchine (esca-

vatori, pale gommate e così via), prima della

costruzione vera e propria dei prototipi fisici, che

altrimenti richiederebbe enormi investimenti in

termini economici e di tempi di sviluppo. Il simu-

latore virtuale è in grado di creare condizioni

reali di utilizzo del mezzo (visuale disponibile,

vibrazioni e così via), cosicché diventa possibile

non solo analizzare i trade-off a livello di presta-

zioni e consumi di carburante, ma anche tener

conto dell’esperienza d’uso dell’operatore che

guiderà la macchina.

La complessità e la difficoltà della simulazione

deriva dall’esigenza di modellare, in tempo reale

e attraverso un solo ambiente, il funzionamento

di diversi sottosistemi (valvole, pompe e condotte

dell’impianto idraulico, sistemi di controllo, sen-

sori) in genere virtualizzabili singolarmente tra-

mite strumenti di simulazione specifici per ogni

determinato campo ingegneristico. La capacità

della soluzione di simulazione scelta di restitui-

re agli ingegneri una rappresentazione virtuale

completa di tutti i sottosistemi - meccanici,

idraulici, elettrici, elettronici - ha invece consen-

tito di valutare con agilità e rapidità i differenti

pro e contro delle possibili opzioni progettuali,

scartando le idee non buone e riducendo i rischi

di riprogettazione in fasi avanzate del ciclo di

sviluppo. Il fatto poi di disporre di un ambiente

di simulazione unificato e multidominio, anche

in questo caso, ha permesso ai team di sviluppo

di lavorare in parallelo sulle modellazioni, per

poi arrivare insieme alla definizione della solu-

zione migliore.

Automazione industriale,

in Italia cresce del 5%

Alcuni dati di ANIE Automazione, che rappresen-

ta i fornitori di componenti e sistemi per l’auto-

mazione industriale manifatturiera, di processo

e delle reti, evidenziano che in Italia il comparto

- comprendente prodotti (PLC, azionamenti, HMI),

soluzioni (meccatronica, telecontrollo) e softwa-

re industriale - nel 2015 ha registrato un avvio

molto positivo, con una crescita del 5% nei primi

sei mesi. Uno dei fattori di espansione è stato la

domanda espressa dai costruttori di macchine.

Nel nostro paese, i fermenti di innovazione non

sembrano mancare. In Trentino, dove le azien-

de meccaniche rappresentano il 20% del totale

delle aziende presenti nel territorio, il Polo della

Meccatronica di Rovereto, inaugurato nel 2013,

accoglie già da tempo importanti aziende e di cen-

tri ricerca (Bonfiglioli Mechatronic Research),

Centro Ricerche Fiat, Ducati Energia, Carl Zeiss,

DANA Mechatronics Technical Centre), assieme

ad aziende più piccole, ma dinamiche e altamen-

te innovative. Il Polo mira a costituire un punto di

raccordo cruciale, con la missione di coniugare la

formazione specialistica nel settore della mecca-

tronica con il trasferimento tecnologico e l’intro-

duzione di nuove tecnologie abilitanti, di cui posso-

no beneficiare le aziende industriali insediate nel

Polo stesso. Tra queste ’enabling technologies’,

con impatto diretto sulla meccatronica, vi sono la

micro e nano elettronica per nuovi sensori multi-

parametrici in sistemi di automazione industriale;

i materiali evoluti per la riduzione degli attriti in or-

gani meccanici in movimento (rivestimenti tribolo-

gici), ed anche le tecnologie evolute di produzione,

come la stampa 3D.