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IoT |
In tempo reale
EMBEDDED
58 • NOVEMBRE • 2015
ture, sarebbe attorno ai 15 trilioni di dollari entro il 2030. Il miglio-
ramento dell’efficienza operativa nei vari processi è attualmente uno
dei punti chiave su cui si concentra l’attenzione delle organizzazioni
che stanno adottando soluzioni IoT. Qui l’obiettivo è accrescere il li-
vello di automazione, rendendo più flessibili le tecniche di produzione.
Un’area applicativa ricca di opportunità di innovazione, e spesso no-
minata, è la cosiddetta manutenzione predittiva (predictive mainte-
nance). Quest’ultima, avvalendosi di tecniche di raffinata analisi dei
dati raccolti, permette di ottimizzare gli interventi di riparazione di
macchinari e attrezzature, riducendo i costi complessivi di manuten-
zione e le possibilità di guasti. In sostanza, l’analisi in tempo reale dei
dati raccolti dai sensori sul campo permette di predire quando l’at-
trezzatura accuserà un certo malfunzionamento e di programmare in
modo proattivo l’intervento di manutenzione, anticipando il verificar-
si di eventi e guasti critici per l’infrastruttura e il mantenimento della
business continuity.
Ma c’è di più. Se è vero che ora le organizzazioni stanno cercando di
sfruttare la IIoT per implementare strategie di efficienza operativa,
un notevole spazio di potenziali innovazioni si apre anche per chi vuol
realizzare infrastrutture per creare nuovi prodotti e servizi, da tra-
sformare in altre fonti di fatturato. Un’opportunità di incremento del
fatturato può derivare dalla capacità di evitare i tempi di fermo degli
impianti e gli spegnimenti delle varie attrezzature, aumentando in
tal modo la produzione. Ad esempio, un’industria petrolchimica può
sfruttare la predictive maintenance per evitare fermi non necessari
dell’impianto e continuare a mantenere il flusso di produzione. Come
nel caso della società energetica
Apache Corporation, attiva nell’e-
splorazione e produzione di gas e petrolio, che, segnala un rapporto di
Accenture ,ha applicato questo approccio per prevedere le avarie delle
pompe di petrolio sulla terraferma e in mare, in modo da rendere mi-
nime le perdite di produzione. Alcuni executive della società sosten-
gono che se l’industria petrolifera globale migliorasse le prestazioni
di tali pompe anche dell’1%, questo potrebbe incrementare la produ-
zione di petrolio di mezzo milione di barili al giorno, consentendo al
settore di guadagnare altri 19 miliardi di dollari all’anno.
Business ‘software-defined’
In un mondo tecnologico e industriale dove sta avvenendo la digitaliz-
zazione di ogni cosa, il software diventa l’elemento centrale, il motore
di innovazione in grado di definire e differenziare le funzionalità di un
prodotto o servizio. L’evoluzione del cloud computing ha portato l’IT
a diventare sempre più ’liquida’ e fluida, attraverso un graduale pro-
cesso di virtualizzazione delle risorse hardware, che è partita dai ser-
ver aziendali, per poi estendersi anche agli apparati di storage e alle
attrezzature di networking: si pensi ai paradigmi di software-defined
networkig (SDN) e software-defined data center (SDDC). Oggi, il mo-
dello cloud - pubblico e ibrido - e gli strumenti software analitici per
l’elaborazione dei Big Data, rendono accessibili anche alle startup, e
non più soltanto alle grandi aziende con business consolidati, una po-
tenza computazionale e livelli di tecnologia fino a ieri inimmaginabili.
Fig. 1 – Un’infografica sulla ri-
voluzione generata dalla IIoT
(Fonte: Industrial Internet
Consortium)