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EMBEDDED

57 • settembre • 2015

In tempo reale

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SFF

32

do alla versione Mini-ITX 2.0, uno standard per

sistemi desktop di fascia small form factor, che

consente, nei mini PC, di ottimizzare l’esperienza

di computing e multimediale degli utenti.

Anche nelle spazio di mercato delle schede Mini-

ITX, vi sono esempi di nuovi prodotti interessanti.

A giugno,

Advantech

ha annunciato di aver intro-

dotto una nuova motherboard industrial-grade

’Thin Mini-ITX’. La scheda si chiama AIMB-231,

e supporta gli ultimi processori

Intel

Core i5-

5350U e i3 5010U di quinta generazione con socket

BGA1168 (MCP). AIMB-231 si colloca come una

board Mini-ITX a profilo basso, di solo 27,7 mm di

altezza, ma dotata di una ricca varietà di funzioni

I/O per soddisfare varie tipologie di utilizzo in una

vasta rosa di applicazioni embedded con stringen-

ti requisiti in termini di limiti d’ingombro: queste

possono andare dai box di digital signage sottili, ai

panel PC ’slim’, ai sistemi POS (point-of-sale) mol-

to compatti. Un altro prodotto interessante, sem-

pre rilasciato sul mercato a giugno, è la motherbo-

ard Mini-ITX MI985, fornita dalla casa taiwanese

IBASE Technology .

Questa scheda supporta i pro-

cessori Intel Core di quinta generazione e il chipset

mobile Intel QM87 per fornire prestazioni grafiche

e di elaborazione ai massimi livelli del settore.

Basato sulla microarchitettura Intel, MI985 for-

nisce potenza elaborativa e funzionalità evolute,

come la Hyper-Threading Technology (HTT) e la

Active Management Technology (AMT) 9.0 di In-

tel. Le modalità di gestione dell’alimentazione po-

sizionano questa board in applicazioni embedded

di fascia alta, in settori che spaziano dai chioschi

multimediali, ai dispositivi medicali, agli ambienti

di fabbrica, all’automazione industriale. La board

dispone anche di due slot SO-DIMM in grado di

supportare fino a 16 GB di memoria DDR3L.

SGET rinnova il management board

Tra le varie attività dei gruppi e consorzi per la

standardizzazione dei form factor nel mondo em-

bedded, a giugno il

Consorzio SGET

(Standardiza-

tion Group for Embedded Technologies) ha eletto

il nuovo management board, che avrà il compito

di guidare i lavori nei prossimi tre anni di attività

del nuovo mandato. Prima dell’incontro generale,

i gruppi di lavoro di SGET, ossia SDT.02 (Qseven)

e SDT.03 (embedded NUC), hanno tenuto ulterio-

ri meeting. Entrambi i team SDT (standard de-

velopment team) nei mesi recenti, come abbiamo

comunicato in precedenti articoli, hanno adottato

importanti documenti di standardizzazione (la

Qseven Design Guide 2.0, e anche la specifica 1.0

per embedded NUC - Next Unit of Computing),

ma hanno anche discusso nuove idee e parlato dei

requisiti necessari per i prossimi rilasci. “I grup-

pi SDT sono ora aperti a nuovi membri” ha com-

mentato Carsten Rebmann, membro del board di

SGET, aggiungendo che, a differenza di altri orga-

nismi di standardizzazione, in SGET i team SDT

rimangono intatti anche dopo il raggiungimento

degli obiettivi iniziali, in modo da consentire che

uno standard possa continuare a essere sviluppato

in ogni dato momento, e in tal modo essere man-

tenuto vivo. In aggiunta, è stato annunciato che

un nuovo gruppo di standardizzazione verrà costi-

tuito, con l’obiettivo di portare la focalizzazione su

possibili standard per la Internet of Things, vista

però dalla prospettiva del settore dell’embedded

computing. Prima dell’incontro generale, si legge

nella nota ufficiale, le aziende membri di SGET si

sono incontrate in una riunione informale e han-

no convenuto di definire uno Statement of Work‘

per uno standard imminente, che potrebbe essere

rilasciato attorno a metà luglio. Tutti i membri di

SGET sono stati invitati a partecipare.

“L’obiettivo della Internet of Things è di supporta-

re le persone nelle loro attività in maniera discre-

ta e raffinata” ha spiegato il chairman di SGET

Engelbert Hörmannsdorfer. “Questo porterà ad

avere computer embedded e sensori sempre più

miniaturizzati, che potranno assistere gli utenti

senza distrarli o senza realmente essere notati.

Per abilitare questi computer embedded e sensori

a comunicare gli uni con gli altri, c’è necessità di

nuovi standard e requisiti di safety specifici per il

settore dell’embedded computing”. E ciò, ha con-

cluso Hörmannsdorfer, è esattamente lo spazio il

cui il consorzio SGET ha il compito di essere attivo.

Fig. 3 – Un PC all-in-one compatto, basato su

scheda Mini-ITX (Fonte: Intel)