In tempo reale
|
SMARC
36
L
e architetture
ARMhanno avuto negli ul-
timi anni il fondam
entaleruolo di permettere lo
sviluppo dei sistemi capaci di unire le elevate
prestazioni al basso consumo, che costituisce il
requisito indispensabile sia per tutti i prodotti
dell’elettronica portatile e mobile sia per i si-
stemi embedded. Grazie alle innovative carat-
teristiche di versatilità e modularità delle CPU
ARM si sono potuti superare i limiti che avevano
le architetture x86 in molti impieghi industriali
e favorire la crescita non solo delle applicazioni
orientate all’automazione ma anche dei moderni
smartphone e tablet. Questa impetuosa evoluzio-
ne ha costretto
Intele i costruttori di prodotti x86
a migliorare la flessibilità e i consumi delle CPU
e delle schede per competere con ARM e oggi sul
mercato si trovano entrambe le architetture con
soluzioni adatte alle applicazioni embedded, ai
terminali portatili e verosimilmente anche per le
applicazioni IoT prossime venture.
Tuttavia, la difficoltà peculiare del mondo em-
bedded è notoriamente l’estrema varietà degli
standard, che complicano la scelta dei formati
delle schede, del numero e del tipo dei connet-
tori, delle interfacce I/O, dei circuiti integrati
supportati e anche delle caratteristiche della
CPU preposta a governare il tutto. Sono davvero
numerosi gli standard che tormentano i sistemi
embedded e perciò negli ultimi tempi sono state
proposte alcune idee, con l’intenzione di aiutare
primi fra tutti gli integratori di sistemi, ai quali
tocca la maggior parte delle scelte, ma in secondo
luogo anche i costruttori stessi, che diminuireb-
bero i costi di produzione se vi fosse più interope-
rabilità fra i prodotti.
Una soluzione a tutti questi problemi può essere
il nuovo standard Smarc, Smart Mobility ARChi-
tecture, presentato l’anno scorso dallo
Standardi- zation Group for Embedded Technologies (SGeT)tedesco come standard fondamentalmente aperto
con le carte in regola per accettare la più ampia
varietà di CPU e di interfacce I/O, così da esten-
dere i vantaggi della modularità e della versati-
Embedded e mobile
Smarc a basso
consumo
Smarc è lo standard ULP
aperto che SGeT promuove
per migliorare la versatilità e
la riutilizzabilità dei sistemi per
le applicazioni embedded, per
smartphone e tablet e anche
per gli oggetti interconnessi di
Internet-of-Things
Lucio Pellizzari
Fig. 1 – I moduli Smarc uniranno i due mondi
x86 e ARM insieme a un’infinità di soluzioni fra
cui i moduli Qseven e i nuovi “embedded Next
Unit of Computing”
EMBEDDED
57 • settembre • 2015