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SFF
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EMBEDDED
57 • SETTEMBRE • 2015
C
on la sua progressiva evoluzione e trasfor-
mazione, la Internet of Things (IoT) continua a
fare da volano allo sviluppo delle schede embedded
SFF (small form factor). Per il 2020, stima la socie-
tà di analisi di mercato Gartner, ci saranno circa
26 miliardi di dispositivi IoT connessi. Di questi, è
immaginabile che una parte certamente molto im-
portante sarà rappresentata dai dispositivi M2M
(machine-to-machine), che vanno a costituire i
nodi e i gateway dell’infrastruttura di rete perife-
rica (edge). La trasformazione della IoT, e le cre-
scenti moli di dati in gioco da elaborare (Big Data),
stanno infatti portando gli ingegneri a prediligere
una filosofia di progettazione architetturale del
network sempre più orientata verso paradigmi
tecnologici e modelli di elaborazione dati come il
’fog computing’. Quest’ultimo è in sostanza un’ar-
chitettura di computing distribuita, la cui funzione
è permettere di eseguire la maggior parte dell’ela-
borazione dati il più vicino possibile a dove i dati
stessi vengono raccolti, cioè in prossimità delle reti
di sensori disseminati sul campo, nell’ambiente.
Un approccio, questo, più vantaggioso ed efficien-
te rispetto all’alternativa, certo più dispendiosa in
termini di banda, tempo, latenza e costi, di instra-
dare tali informazioni verso il cloud, in un data
center remoto.
Schede SOM per i nodi industriali IoT
Nell’attuale scenario, appare sempre più eviden-
te che il fog computing, e il mercato generato dal
mondo delle comunicazioni M2M, giocheranno un
ruolo molto importante nel portare nuovo ossigeno
e possibilità di sviluppo per il comparto delle bo-
ard embedded SFF. In effetti, le varie schede small
form factor basate su diversi standard utilizzati
nel settore – dai moduli COM (computer-on-modu-
le) e SOM (system-on-module), alle board basate
sugli standard Qseven, SMARC, COM Express,
PCIe/104 OneBank, e Mini-ITX – risultano in
prospettiva posizionarsi come componenti sempre
più rilevanti nella progettazione e realizzazione
dei nodi e dispositivi gateway che vanno a forma-
Le schede SFF
’alimentano’
la Internet
of Things
Nel corso della sua evoluzione,
la IoT sta dislocando sempre
più intelligenza elaborativa verso la
periferia della rete.
Il network ’edge’ richiede gateway
e nodi dell’infrastruttura
con un crescente grado
di miniaturizzazione,
e il più possibile prossimi
alle reti di sensori
Giorgio Fusari
Fig. 1 – Una scheda SBC compatta (95 mm x
95 mm) adatta per ambienti severi, con funzio-
nalità di controller multi-display (Fonte:
MEN Mikro)