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D&A |

In tempo reale

EMBEDDED

56 • maggio • 2015

cuzione di scenari militari operativi. Nessuna

guerra futura potrà essere vinta senza IT, e in

questo quadro l’hardware e il software per l’HPC

supporteranno la supremazia nell’aria e nel-

lo spazio, e l’intelligence necessaria per creare

analisi e modelli delle trasformazioni climatiche,

degli effetti di eventi catastrofici, ed elaborare

informazioni utili per programmare operazioni

di emergenza e interventi umanitari nelle zone

colpite o negli scenari di guerra.

Potenza computazionale ’compressa’

Passando dal classico computing ad alte presta-

zioni descritto finora, all’HPC in applicazioni

embedded, o HPEC (high performance embedded

computing), il salto tecnologico non è banale. La

sfida è cogliere dal mondo del supercomputing

convenzionale le migliori tecnologie best-of-breed

- quindi processori (Intel Core i7, GPU NVIDIA e

così via) e tecnologie d’interconnessione (10 giga-

bit Ethernet, Infiniband) di ultima generazione

- e adattarne la progettazione per trasferirle in

campo militare e aerospaziale, attraverso l’ado-

zione di schede e sistemi ’rugged’ che vengono

supportati per il loro intero ciclo di vita.

La sfida è anche integrare in spazi molto più ri-

stretti – idealmente, in alcuni casi, si potrebbero

esemplificare con le dimensioni di una scatola da

scarpe – una potenza computazionale sul model-

lo di quella disponibile, e ospitata, in ampie sale

dati. Non solo: in particolare, le applicazioni em-

bedded in campo militare o aerospaziale devono

di norma soddisfare stringenti requisiti SWaP

(size, weight and power) e di estrema robustez-

za a shock termici, vibrazionali o di altro genere,

senza per questo compromettere le prestazioni di

elaborazione in real-time dei dati, generati oggi

da un numero crescente di sensori e dispositivi

elettronici disseminati nella Internet of Things.

Per rispondere a queste sofisticate esigenze di

elevata potenza racchiusa in form factor molto

compatti, il ricorso alle tecnologie tradizionali

non è sufficiente o indicato. Per questo la filoso-

fia progettuale delle architetture HPEC prevede,

a seconda delle implementazioni, l’integrazione

nel sistema di differenti tecnologie di elabora-

zione embedded. Dunque semiconduttori e chip

embedded di tipologie diverse, integrati in un’ar-

chitettura eterogenea, formata di diversi core

di elaborazione. In funzione delle necessità, i

classici microprocessori di tipo general-purpose

(GP) possono essere sostituiti o affiancati da

Sistemi HPEC:

alcuni esempi

Diversi sono gli esempi di sistemi HPEC per

applicazioni nel mondo Difesa e aerospazio.

Uno può essere rappresentato dal computer

embedded

Eurotech

DuraHPC 5-21, che basa

il proprio funzionamento su due GPGPU small

form factor

Nvidia

Kepler, ed è progettato

per portare le performance tipiche del calcolo

parallelo su applicazioni militari e aerospaziali

che operano in condizioni estreme e devono

contenere i consumi. Un’altra soluzione è il

’6U OpenVPX HPEC Starter System’ di

GE Intelligent Platforms

, una piattaforma ’appli-

cation ready’ in grado di integrare processori

Intel Core i7 di seconda e terza generazione,

oltre a GPGPU NVIDIA. Ma si possono an-

che citare i prodotti basati sul programma

Fabric40, sviluppato da Curtiss-Wright Con-

trols Defense Solutions, e finalizzato a ren-

dere disponibili sul mercato per i system in-

tegrator una famiglia di moduli embedded in

grado di includere tutti gli aspetti dei requisiti

HPEC, ed equipaggiabili con CPU, FPGA, DSP,

GPGPU, switch e soluzioni di I/O in grado di in-

teroperare senza soluzione di continuità con

tecnologie d’interconnessione come 40 giga-

bit Ethernet e PCIe.

Fig. 2 – Il percorso evolutivo delle architetture

HPEC