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EMBEDDED
49 • SETTEMBRE • 2013
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IN TEMPO REALE
SMART DEVICES
all’applicazione in locale”. Questo modello architetturale si
traduce fra l’altro in un più efficiente canale di distribuzio-
ne dei ‘big data’, che può consentire di indirizzare meglio
anche i problemi di sicurezza. Tali infrastrutture cloud,
aggiunge Hauser, sono idealmente ospitate dai carrier, in
grado di raggiungere e fornire un’elevata disponibilità dei
servizi (fino a sei noni di uptime), e di eliminare ogni incon-
veniente relativo all’apertura e interoperabilità della rete.
Da parte sua, Kontron fornisce questa tecnologia server
cloud di fascia ‘carrier grade’ attraverso le macchine della
famiglia Symkloud, e risponde alle necessità nell’area dei
dispositivi intelligenti distribuiti tramite soluzioni basate
su architettura x86 o ARM, equipaggiate con connessioni
telecom application-ready, e concepite specificamente per
sviluppare la comunicazione M2M. Parlando di ostacoli e
barriere da superare per lo sviluppo dei servizi IoT, Hauser
cita ancora le necessità di standardizzazione e interopera-
bilità come due imponenti cambiamenti che l’industria sta
affrontando. “C’è l’esigenza di sistemi intelligenti aperti e
di una standardizzazione universale della comunicazione.
Per quanto possibile, questa deve essere industry-inde-
pendent, in modo che ciascuno possa beneficiare degli
sviluppi negli altri settori dell’industria”. E poi solo questo
sarebbe in grado di assicurare sufficiente flessibilità per
consentire di modellare e adattare i sistemi alle specifiche
necessità. La standardizzazione, conclude il manager, oggi
è un ‘must’ per rispondere ai problemi di sicurezza, anche
perché risulterebbe poco credibile l’ipotesi secondo cui i
singoli costruttori dei diversi sistemi distribuiti possano
trovarsi nella posizione di fronteggiare da soli le criticità
di security.
Decennio di rivoluzione
Osservando oggi il mondo delle applicazioni classificabili
come Internet delle Cose, il settore in cui la penetrazione
nel mercato risulta più palese risulta quello dei terminali
mobili e degli smartphone, commenta Giuseppe Finazzi,
in Italia country manager di Freescale Semiconductor e
direttore vendite per il Sud Europa. Tuttavia la pervasività
dell’elaborazione embedded si esprime in molte forme:
dagli elettrodomestici intelligenti, come i frigoriferi capa-
ci di tenere traccia della data di scadenza degli alimenti, ai
sistemi HVAC (heating, ventilation and air conditioning)
energy-aware, in grado di generare report e dati utili a
ridurre i consumi. In campo automobilistico i progressi
non sono da meno. L’elettrificazione dei veicoli è già
cominciata, ricorda Finazzi, e partendo da oggi, nell’arco
di cinque anni il contenuto delle auto in termini di elettro-
nica crescerà del 50%. “Le auto del futuro saranno davvero
in grado di guidare se stesse, e altri cambiamenti stanno
avvenendo in molti settori: nelle fabbriche, nei trasporti,
nei sistemi di gestione scolastica, negli stadi e altri luo-
ghi pubblici. L’elaborazione embedded è ovunque e la
Internet delle Cose toccherà ogni aspetto della nostra vita
in meno di dieci anni”.
Occorrerà essere pronti, e sottolinea, i principali ostacoli
attualmente riscontrabili sono relativi principalmente alla
sicurezza dei dati. Oggi, spiega, per i nodi di elaborazio-
ne locale incorporati a livello fisico esistono vari motori
di cifratura (AES – advanced encryption standard, DES
– data encryption standard e così via) e autenticazione
(SHA – secure hash algorithm, ecc.).
Ci sono poi ulteriori strati di software di sicurezza,
come pure le migliori procedure relative alle routine di
Fig. 5 - Francesco Cattaneo, european channel
sales manager Embedded Systems di Advantech
Fig. 4 - Giuseppe Finazzi, country manager per
l’Italia di Freescale Semiconductor e direttore
vendite per il Sud Europa
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