Strepitoso quarter di Intel, che mette a segno la miglior crescita di sempre
Paul Otellini, CEO della società, non nasconde la propria soddisfazione per un risultato davvero eccezionale e maturato in tempi ancora difficili
“Impressionante” è stato il commento che più è stato utilizzato dagli analisti che hanno assistito alla presentazione dei dati relativi a Q2 2009 recentemente rilasciati dalla società di microprocessori. Già, perché Intel non solo ha messo a segno la sua maggiore crescita Q2/Q1 di sempre, ma ha anche oltrepassato di buona lunga le previsioni che gli analisti di borsa avevano ipotizzato.
A fine giugno i ricavi di Intel sono stati pari a 8 miliardi di dollari, con una crescita sul precedente Q1 pari a quasi 880 milioni di dollari. Certo, se comparati con l’analogo Q2 2008 i dati dei ricavi sono più bassi di 1,4 miliardi di dollari, ma destagionalizzando i dati, ovvero prendendo come base una intera annualità, il trend si dimostra positivo poiché la curva dei ricavi si sta sensibilmente riallineando, diminuendo il gap con i precedenti bilanci di periodo. Paul Otellini, Ceo della società, non ha nascosto la sua soddisfazione, commentando i dati anche in relazione alla ripresa che il mercato dei PC ha fatto registrare nel secondo quarter di quest’anno.
Non solo. Oltellini si è dimostrato ottimista anche per i risultati dei prossimi periodi, mettendo in relazione la posizione di Intel con il clima di maggiore fiducia nei consumi che a livello globale si sta attualmente registrando. Secondo Otellini, il migliorato indice di fiducia negli acquisti sosterrà il volume delle vendite anche in ambito mobile, altro mercato estremamente importante per Intel.
Per quanto riguarda i prodotti, Intel ha registrato buone performance a livello di processori server, grazie soprattutto alle linee Nehalem-based Xeon, Atom e i7 core.
I risultati finanziari di Intel non hanno comunque potuto fare a meno di riflettere, sulla linea degli utili, la stangata da 1,45 miliardi di dollari (oltre 1 milioni di euro) inflitta al colosso dei microprocessori dalla commissione europea antitrust per abuso di posizione dominante nel mercato dei microprocessori, con particolare riferimento alla famiglia x86. Intel ha così riportato un margine operativo negativo di 12 milioni di dollari (nulla in confronto ai 659 milioni di dollari di Q1 2009 e ai ben 2,3 miliardi di dollari di Q2 2008) e una perdita netta pari a 398 milioni di dollari (contro valori pari a 1 miliardo di dollari in Q1 2009 e 2 miliardi di dollari in Q2 2008).
“Senza la multa inflittaci dall’antitrust europeo, il margine operativo sarebbe stato di circa 1,4 miliardi di dollari con un utile netto di circa 1 miliardo di dollari – ha affermato Stacy Smith, CFO di Intel. “Consideriamo dunque il risultato ottenuto straordinario, in quanto avremmo registrato incrementi rispetto al precedente quarter pari rispettivamente al 122% e al 67%”.
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