Sistemi di illuminazione connessi: come ridurre il time-to-market

Pubblicato il 8 maggio 2020

La piattaforma di illuminazione connessa di ON Semiconductor accelera lo sviluppo di soluzioni di illuminazione a LED “intelligenti”

Grazie all’introduzione della Connected Lighting Platform da parte di ON Semiconductor, i team di progettazione possono effettuare valutazioni approfondite e sviluppare innovazioni nel settore dell’illuminazione connessa, dove gli apparecchi di illuminazione sono entrati a far parte del mondo di IoT (Internet of Things). La piattaforma di illuminazione connessa per il controllo dei LED prevede numerose modalità di connettività, tra cui BLE (Bluetooth Low Energy), fornita da RSL10 SIP, e PoE (Power over Ethernet). Essa è in grado di fornire una potenza in uscita fino a 90 W e prevede due canali indipendenti, ciascuno dei quali è in grado di alimentare e controllare fino a un massimo di 16 LED. Questa piattaforma modulare a elevata efficienza consente di sviluppare applicazioni di illuminazione a LED che non prevedono l’uso di batterie quando utilizzata in abbinamento con la piattaforma Energy Harvesting Bluetooth Low Energy Switch.

Bruno Damien

A seguito dell’introduzione di questa piattaforma abbiamo intervistato Bruno Damien, Strategic Marketing Director of IoT per l’area EMEA di ON Semiconductor.

In un’epoca in cui tutto sembra essere descritto come “connesso” e/o “intelligente”, nell’ambito dell’illuminazione c’è davvero una differenza tra i due aggettivi? Se sì, qual è?

Il termine “connesso” definisce e indica un flusso di controllo e di dati tra due o più dispositivi. Nell’ambito dell’illuminazione, ciò significa che alcuni o tutti gli apparecchi sono, a un certo livello, collegati tra loro. Di per sé ciò comporta pochi vantaggi, ma quando si aggiungono funzioni di controllo, si ottiene una loro centralizzazione. Ciò significa che un sistema di automazione domestica può accendere o spegnere una singola luce, gruppi di luci o persino impostare i loro livelli di uscita (la classica funzione di dimmer, ovvero di regolazione dell’intensità luminosa). Quando a questo aggiungiamo l’aggettivo “intelligente”, ci riferiamo a singoli apparecchi di illuminazione che hanno la possibilità di regolare i propri livelli di luminosità, piuttosto che far riferimento, esclusivamente, all’unità di controllo centralizzata. Senza dimenticare che un sistema di illuminazione intelligente può anche disporre di altri sensori, come quello per il rilevamento delle presenze, il che significa che si passa da un semplice apparecchio di illuminazione a qualcosa in grado di rilevare e immettere dati in una rete più ampia.

Oltre a diventare connesso e/o intelligente, quale sarà la presumibile evoluzione del mercato dell’illuminazione nel prossimo futuro?

Nel momento in cui gli apparecchi di illuminazione diventano intelligenti, hanno la capacità di fornire altri servizi. Essi possono essere pensati come sottosistemi in grado di integrare una moltitudine di sensori, oltre a diventare potenziali punti di accesso wireless per le reti domestiche. Poiché gli apparecchi di illuminazione sono così eclettici, il potenziale per estendere le loro funzionalità è enorme. Ciò potrebbe includere il loro utilizzo come beacon per la navigazione interna (per persone o dispositivi autonomi), rilevatori di gas e incendi, sensori di presenza oppure come parte di un sistema di diffusione sonora. Come si può vedere, le potenzialità sono virtualmente illimitate.

Il mercato dell’illuminazione sta crescendo? In caso affermativo, quali sono i driver principali?

Secondo la società di analisi i mercato IHS Markit, il settore dell’illuminazione connessa dovrebbe continuare a svilupparsi con un tasso annuo composto del 30% per almeno i prossimi due anni. La stragrande maggioranza di questa crescita è appannaggio delle applicazioni residenziali, il resto è di quelle industriali. Se in termini di volumi il residenziale è circa 15 volte più grande, il valore della parte industriale e commerciale del mercato è più elevato in termini di singola apparecchiatura luminosa. Si tratta di un fatto abbastanza ovvio, se si considerano i livelli di energia decisamente più elevati utilizzati in questi ambiti. È in tal contesto che l’illuminazione connessa può davvero aiutare a ridurre le bollette energetiche e fornire un ritorno degli investimenti in un periodo di tempo relativamente breve.

In un mondo in cui la sicurezza informatica è una preoccupazione primaria, quali sono i rischi associati all’illuminazione connessa?

Come per qualsiasi applicazione connessa oggi, anche l’illuminazione deve includere misure di sicurezza per cercare di attunuare l’impatto degli attacchi informatici. Se vengono utilizzate tecnologia di connettività standard del settore, come Zigbee GreenPower, Bluetooth Low Energy (BLE) o Ethernet, tali misure di sicurezza sono già integrate, ma spetta ancora al team di progettazione garantire che le misure di sicurezza disponibili vengano utilizzate correttamente e con la massima efficacia. L’illuminazione connessa può sembrare un’applicazione “innocua”, ma è risaputo che qualsiasi dispositivo collegato è un potenziale punto di accesso a una rete più ampia. In breve, i rischi per la sicurezza connessi all’illuminazione connessa non sono maggiori di quelli di qualsiasi altro dispositivo intelligente, ma sono presenti e devono essere affrontati. Questo è il motivo principale per cui la tecnologia di connettività scelta dovrebbe idealmente basarsi su uno standard con collaudate funzionalità di sicurezza, piuttosto che su un sistema aperto o proprietario; tuttavia se i progettisti sono esperti nell’implementazione di misure di sicurezza, allora una soluzione proprietaria può anche risultare vantaggiosa.

Qual è il punto di connessione tra l’illuminazione intelligente e l’IoT in generale?

Come spiegato in precedenza, tutto ciò che è connesso può diventare intelligente e tutto ciò che può essere definito come intelligente è, per definizione, parte dell’IoT. I dati guidano l’IoT e con l’aggiunta di sensori e di altri servizi, un impianto di illuminazione diventa molto più di una semplice fonte luminosa.

Quale ruolo possono svolgere le tecnologie di comunicazione cablata come Ethernet nell’ambiente di illuminazione intelligente?

Mentre la maggior parte delle applicazioni di illuminazione connesse sfrutterà modalità wirless e utilizzerà tecnologie come Bluetooth Low Energy e Zigbee Green Power, la tecnologia cablata ha ancora un ruolo da svolgere nelle applicazioni industriali. In particolare, la tecnologia Power over Ethernet (PoE) si adatta perfettamente all’illuminazione connessa, poiché combina dati e alimentazione in un unico cavo a bassa tensione. Un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che le connessioni Ethernet sono già disponibili nella maggior parte degli edifici commerciali, il che riduce significativamente tempi e costi di installazione. La tecnologia PoE è in grado di fornire fino a 90 W di potenza: ciò significa che può alimentare senza problemi sistemi di illuminazione a LED e altri dispositivi come sensori o punti di accesso wireless.

Cosa sta facendo ON Semiconductor per soddisfare le esigenze del settore dell’illuminazione intelligente?

Oltre a offrire soluzioni puntuali individuali per l’alimentazione e la comunicazione, ON Semiconductor ha sviluppato una piattaforma di illuminazione a LED modulare, composta da quattro moduli con uscita luminosa compresa tra i 1000 e i 7000 lumen, con una potenza di uscita tra 10 e 70 Watt e con un’efficienza superiore al 90% La piattaforma incorpora la connettività cablata e wireless, sotto forma rispettivamente di PoE e Bluetooth Low Energy, ed è facilmente espandibile attraverso interfacce standard che consentono l’aggiunta di sensori. Il dimming è inoltre una funzionalità standard in grado di gestire stringhe multiple di più LED. Oltre a supportare PoE (vedi sopra), la piattaforma include un alimentatore CA universale (da 100VAC / 60HZ a 230 / 270VAC / 50HZ).

Quali sono i principali vantaggi dell’adozione di una piattaforma chiavi in ​​mano per applicazioni di illuminazione intelligente?

Sono numerosi, inclusa la possibilità di configurare il sistema seguendo un approccio modulare. Ad esempio, una soluzione basata sulla piattaforma ON Semiconductor potrebbe comprendere un modulo CA / CC o modulo PoE (a seconda della modalità di alimentazione), accoppiato a un modulo di pilotaggio per i LED e un modulo di connettività BLE. Ciò non solo accorcia il ciclo di progettazione, ma aiuta anche al superamento dei test di conformità. Un altro vantaggio di lavorare con ON Semiconductor è il supporto fornito insieme alla piattaforma, come ad esempio l’applicazione mobile RSL10 Sense and Control che può essere utilizzata per controllare la piattaforma, tramite Bluetooth Low Energy, nonché il supporto per gli aggiornamenti in modalità OTA (Over-The-Air) del firmware.

La piattaforma di illuminazione intelligente di ON Semiconductor è pronta per essere adottata dai produttori?

La piattaforma di illuminazione connessa è completamente sviluppata e disponibile per l’acquisto. Viene offerto il supporto completo e il team di progettisti di ON Semiconductor è pronto ad assistere i clienti nella valutazione e nello sviluppo del prodotto. Ulteriori informazioni sulla piattaforma sono disponibili qui.

 

Filippo Fossati



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