Siemens Italia: rifocalizzare il business come antidoto alla crisi economica

Pubblicato il 14 novembre 2008

“La scelta di concentrare il business del gruppo nei settori strategici: energia, industria e sanità, è stato il nostro antidoto alla crisi economica e finanziaria”, spiega l’amministratore delegato Vincenzo Giori, sottolineando che “adesso l’azienda ha le carte in regola per cogliere tutte le opportunità che si presenteranno sul mercato per aumentare la sua competitività”.

“Oggi presentiamo risultati decisamente soddisfacenti, sia in termini di vendite sia di profitti. Da oltre un anno Siemens ha lavorato sull’efficienza, sulla riduzione dei costi e su una strategia di portafoglio che l’ha portata a concentrare le proprie attività su energia, industria e sanità. Ora siamo pronti a capitalizzare, per diventare ancora più competitivi. Anzi, questo periodo di rifocalizzazione dei processi e dell’offerta ci ha permesso di sviluppare gli anticorpi necessari e oggi siamo più preparati di molti nostri competitor ad affrontare la crisi economico-finanziaria”, dichiara Vincenzo Giori, amministratore delegato di Siemens Italia.

In grande evidenza le tre aree nelle quali è stata riorganizzata la società, coerentemente con quanto già avviato dalla Capo Gruppo. Il Settore Industry si conferma best performer di Siemens, con un fatturato complessivo di 1.800,7 milioni di euro e ordini per 1.940,6 milioni di euro. In questo ambito, da segnalare il segmento dell’automazione industriale che, con ordini per oltre 1 miliardo di euro, consolida la sua leadership di mercato. Cresce il volume – accompagnato da un profitto double digit – per l’automazione degli edifici, mentre le soluzioni industriali segnano un po’ il passo a causa dei disinvestimenti nei progetti infrastrutturali del paese, pur mantenendo una buona marginalità. I trasporti migliorano soprattutto nell’order intake (+41,3%).

Energy chiude l’anno con vendite in aumento del 35,2%, per un totale di 685,7 milioni di euro. Migliora anche l’ordinato, che si attesta a 728,9 milioni di euro. In linea con un anno che, grazie agli incentivi governativi, ha visto il forte slancio delle rinnovabili – si tratta di un mercato che solo per l’eolico in Italia vale oltre 1 miliardo di euro – Siemens ha portato a casa un ordine che le ha consentito di entrare prepotentemente nel mercato della generazione eolica. Rafforzata inoltre ulteriormente la posizione nell’area della distribuzione eolica, con una quota di mercato che sfiora il 60%. In ambito distribuzione, buone le performance del segmento Energy Automation.

Healthcare mette a segno più di 409 milioni di euro di fatturato, registrando una crescita del 44% – grazie all’acquisizione di Dade Behring – e una buona performance della profittabilità. Risultato tanto più apprezzabile considerando la riduzione del budget di spesa che ha caratterizzato il settore sanitario nel nostro Paese. Nel corso dell’anno il mercato ha premiato l’innovazione di prodotto: grazie all’introduzione, per esempio, di nuove macchine per la risonanza magnetica sono stati raggiunti importanti traguardi in termini di profittabilità.

Più complessa la situazione per Siemens IT Solutions and Services, che deve ulteriormente puntare a un maggior controllo dei costi e al miglioramento dei margini. Il processo di rifocalizzazione sui mercati verticali più vicini al tradizionale know-how Siemens (in primis sanità, energia e utilities) sta comunque iniziando a dare i primi frutti, testimoniati per esempio dal riconoscimento di e-utile quale competence hub internazionale per l’Automatic Meter Management.

“È stato, questo, un anno decisamente impegnativo, segnato da un’attenzione sempre maggiore sull’efficienza e sul contenimento dei costi .- ha aggiunto Giori -, con l’obiettivo di difendere i margini in vista di una più che possibile frenata della domanda finale. Un anno nel quale la standardizzazione di alcuni processi e l’ottimizzazione dei costi di struttura, amministrativi e di back-office hanno avuto un importante impulso anche grazie alla riorganizzazione geografica in cluster, che ci ha permesso di poter contare su importanti economie di scala”. “Oggi che il rallentamento economico globale si sta allargando a tutti i comparti industriali, si impone un’accelerazione delle inevitabili scelte di efficienza e innovazione tecnologica nella sanità, nell’energia, nell’ambiente, nei trasporti. Aree nelle quali Siemens ha da tempo rifocalizzato i propri business”.



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