La “tempesta perfetta” crea carenze nella supply chain dei componenti elettronici

Pubblicato il 28 aprile 2021

Siamo nel mezzo di quella che potrebbe essere definita una “tempesta perfetta” che sta creando enormi carenze nella supply chain dei componenti elettronici.

Anche prima della pandemia da COVID-19, le supply chain stavano dando mostra dei primi segni di carenza e gli effetti di portata mondiale della pandemia a partire dal 2020 hanno rallentato o bloccato la produzione di questi componenti essenziali per giorni, settimane o addirittura mesi.

Ora, con lo sviluppo e la distribuzione di diversi vaccini anti COVID-19, le aziende stanno ricominciando a incrementare la produzione e la domanda di componenti elettronici è schizzata alle stelle. Diamo uno sguardo a ciò che sta causando problemi e ai modi di affrontare le carenze per i professionisti degli acquisti.

Margaret Cunha (Digi-Key Electronics)

La domanda aumenta

La domanda di componenti in quasi tutti i settori industriali sta aumentando – tutti allo stesso tempo, dai mercati automotive, degli smartphone, medicale e IoT, che hanno bisogno di un numero sempre maggiore di componenti per i prodotti finiti.

Ad esempio, i motori dei veicoli elettrici usano fino a 22.000 condensatori ceramici multistrato (MLCC) ciascuno e i produttori di smartphone da soli usano circa 1,5mila miliardi di MLCC, pari al 50% della produzione mondiale.

Inoltre, Gartner indica che il mercato IoT dovrebbe crescere di più di sei volte da 212 miliardi di dollari nel 2018, a 1.319 miliardi di dollari nel 2026. I prodotti IoT come i termostati, i campanelli, i sistemi di allarme, le telecamere per la domotica, gli elettrodomestici, le attrezzature per il fitness e altro ancora hanno bisogno di sensori e componenti multipli per funzionare.

Mentre questo aumento della domanda mette certamente sotto pressione i fornitori, è nel complesso un segno positivo di ripresa.

I fornitori cercano di tenere il passo

Allo stesso tempo, mentre la domanda sta aumentando rapidamente, l’offerta ha sperimentato una tensione significativa a causa della pandemia e di circostanze esacerbanti.

Un fattore importante che colpisce molti produttori è la ridotta capacità di personale nelle strutture, al fine di consentire il distanziamento sociale e altre politiche di prevenzione COVID sul posto di lavoro.

Inoltre, le merci stanno impiegando più tempo per muoversi, in tutti i settori e paesi, per ragioni simili, così come meno voli commerciali disponibili, e problemi portuali che stanno causando ritardi nei trasferimenti dei prodotti e nella ricezione dei materiali, senza dimenticare il recente blocco del canale di Suez, che ha creato un effetto a catena nel commercio globale per diverse settimane.

Problemi sistemici come il la scarsità di investimenti nelle fab da 8” pollici hanno portato a una vera lotta per aumentare la produzione. Quando non c’è un investimento significativo nelle prime fasi di un fab, la supply chain può essere influenzata negativamente in futuro. Sfortunatamente, si era già registrata una penuria di investimenti in questo formato standardizzato anni fa, che sta causando problemi significativi ancora oggi.

Il cambiamento climatico ha anche creato tendenze meteorologiche sempre più estreme che stanno mettendo a dura prova le aree locali, come la siccità in Taiwan, che sta costringendo alcuni produttori a trasportare l’acqua, creando ritardi che potrebbero continuare fino a giugno 2021.

Ci sono stati anche diversi grandi incendi che hanno colpito la produzione di materie prime, dagli incendi di Asahi Kasei Micro (AKM) e Renesas Electronics in Giappone a quello della fabbrica PANJIT International a Kaohsiung, Taiwan. Tutte queste fabbriche erano cruciali per la produzione di specifici oscillatori, semiconduttori e chip e potrebbero richiedere diversi mesi prima di tornare in funzione.

Nonostante queste sfide, i fornitori stanno facendo del loro meglio per tenere il passo con la domanda, lavorando 24 ore su 24 per portare i componenti nelle mani degli ingegneri di tutto il mondo.

 

Resistere alla tempesta

La buona notizia è che molti distributori come Digi-Key hanno previsto questo brusco aumento della domanda diversi mesi fa e hanno investito proattivamente nelle scorte a magazzino, lavorando a stretto contatto con i fornitori per accelerare gli ordini e assicurare che ci siano volumi sufficienti di prodotto a disposizione, nonostante le carenze a livello mondiale.

Con un’ampia gamma di componenti, compresi 2,6 milioni di prodotti in magazzino da più di 1.700 produttori, lavorare con distributori globali come Digi-Key è una garanzia per i clienti, che sanno di poter trovare ciò di cui hanno bisogno tra gli 11,8 milioni di prodotti disponibili.

Inoltre, Digi-Key è in costante contatto con i suoi fornitori e ha relazioni a lungo termine con i produttori chiave e ha investito significativamente per aiutare i clienti a fronteggiare questa “tempesta perfetta”, ora e in futuro. Digi-Key ha anche sviluppato una suite di soluzioni digitali per aiutare i clienti a integrare la tecnologia e una strategia digitale per una comunicazione più veloce e un uso migliore dei dati per la pianificazione e l’approvvigionamento. Digi-Key fornisce tre robuste soluzioni digitali tra cui API (interfaccia di programmazione di applicazioni), EDI (scambio elettronico dei dati) e PunchOut, che aiutano tutti i clienti a massimizzare l’efficienza e la velocità e a migliorare le operazioni attraverso l’automazione. Per ulteriori informazioni, Digi-Key ha pubblicato un eBook gratuito dal titolo: “Demystifying Digital Transformation for Procurement”

 

Margaret Cunha, Regional Director, Supply Chain Solutions, Digi-Key Electronics



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