«La sfida nei test automotive? Il collaudo dei sistemi di ‘infotainment’»

Dalla rivista:
Elettronica Oggi

 
Pubblicato il 16 giugno 2009

Nello sviluppo di soluzioni di collaudo dei sistemi elettronici di comunicazione installati a bordo degli autoveicoli, oggi uno dei problemi principali riguarda la messa a punto di banchi di collaudo in grado di ridurre i tempi di test. In particolare in questo settore una delle sfide più difficili è riuscire a realizzare soluzioni di test efficienti per collaudare i sistemi di ‘infotainment’. Questi ultimi utilizzano tecnologie di localizzazione come GPS; sistemi di trasmissione dati come GSM o GPRS; ma comprendono anche display e pannelli lcd, destinati alla visualizzazione di mappe o di contenuti video indirizzati all’intrattenimento. Soprattutto, le difficoltà di collaudo sono accentuate dal fatto che oggi, diversamente dai sistemi automotive tradizionali, nelle moderne implementazioni la tecnologia elettronica del veicolo tende a convergere e a integrarsi con quella tipica dei prodotti e degli apparecchi consumer. Ormai da qualche anno, infatti, nelle auto i sistemi di localizzazione sono costituiti non solo dai classici computer di bordo completamente integrati, ma anche dai navigatori portatili o addirittura dai personal digital assistant (Pda) dotati di funzioni Gps e di telefonia.

Il problema dei troppo lunghi tempi di test dipende dal fatto che, ad esempio, un sistema Gps per ‘agganciare’ il segnale e localizzare la propria posizione impiega dai 60 ai 70 secondi. Troppi per poter parlare di buona produttività di un banco di test. A tal fine, SEM sta collaborando con società come Telit per studiare il problema e cercare di comprimere ulteriormente tale intervallo di tempo, necessario per il riconoscimento della rete. Solo così infatti i produttori di dispositivi che utilizzano il nostro banco di test possono velocizzare la fase di collaudo e quindi anche ottimizzare il loro investimento sull’attrezzatura stessa.

Nello sviluppo dei banchi di collaudo di questo tipo e nella messa a punto dei tracciatori Gps, Gsm e Gprs la complessità è generata dalla necessità di seguire tutto il flusso dei dati, nel loro percorso dai bus di comunicazione dell’autoveicolo, attraverso le stazioni radio base delle reti di telefonia mobile, per arrivare fino ai server Internet. Può trattarsi di tracciatori indirizzati a collaudare applicazioni automotive in campo civile, ma anche di sistemi di test delle attrezzature usate nel settore aziendale, come nel caso delle applicazioni di gestione delle flotte (fleet management). Per controllare questi flussi e verificare la qualità dei protocolli di comunicazione e la correttezza dei dati che arrivano nei server non si lavora in un ambiente reale ma si opera con test set in grado di simulare le base station, i server di ricevimento dei dati o i segnali dei satelliti che servono al sistema Gps per localizzare la posizione. Vi è poi tutta la parte di collaudo della componente di imaging, che serve a verificare l’assenza di difetti e malfunzionamenti nel sistema di visualizzazione.

Quello che oggi contraddistingue Sem rispetto ad altre società del settore è di provenire storicamente da uno stabilimento Ibm con migliaia di persone, dove si faceva progettazione e produzione. Pur avendo ridotto il personale nel corso del tempo, la nostra società ha perseguito la strategia di mantenere gli addetti al settore ingegneria (design e sviluppo prodotti; realizzazione soluzioni di collaudo; laboratorio di analisi), che sono ancora un centinaio. Si tratta di un gruppo di persone con esperienza trentennale, quindi con un elevato livello di know-how, al quale si affianca la presenza di una serie di attrezzature d’avanguardia e di alto valore, acquisite negli anni con forti investimenti.

Le capacità ingegneristiche e una visione completa, anche di ciò che sta prima e dopo il banco di collaudo, restano il nostro maggior valore e su questo vogliamo capitalizzare oggi, continuando a mantenere la tradizionale forza internazionale in Europa. Ma essendo nati come Sem nel 2006, ora abbiamo l’obiettivo di farci conoscere dai clienti sempre più anche in Italia. Una ragione per cui abbiamo stretto rapporti di collaborazione con società come Agilent e National Instruments. In questo Paese Sem intende diventare una test house di riferimento, per le dimensioni e gli skill che possiede. 
 

 

Leonardo Bonanomi, responsabile sviluppo soluzioni di test SEM (Services for Electronic Manufacturing).