La nuova guerra fredda e la cybersicurezza a Secsolutionforum 2022

Pubblicato il 23 marzo 2022

In occasione di Secsolutionforum 2022, uno spazio virtuale che si terrà online dal 26 al 29 aprile 2022, saranno toccati diversi temi tra cui la cybersicurezza legata ai recenti eventi. Questo argomento sta infatti diventando sempre più importante, soprattutto ora che la nuova “guerra fredda” diventa ibrida e si combatte anche con cyberattacchi attraverso la rete. Emergono così, riguardo alle minacce digitali, scenari molto più ampi che coinvolgono nuovi attori.

Il conflitto Ucraina- Russia ha fatto assumere alla cybersicurezza un ruolo di eccezionale rilievo, poiché le ritorsioni da ambo le parti rappresentano una minaccia globale non solo per le aziende e le organizzazioni, ma anche per qualsiasi infrastruttura pubblica. Interruzioni di energia elettrica, la messa fuori uso dei dispositivi e dei dati in essi contenuti, come anche l’interruzione di internet, sono fra i possibili scenari estremi.

Anche i mezzi di informazione sono nel mirino delle minacce informatiche, e in questo caso lo scenario sarebbe ancora peggiore, poiché sono fin troppo noti gli effetti che la distorsione mirata delle informazioni possa causare sulla società: sfiducia, malcontento e anche l’escalation della violenza.

Gli attacchi DDoS o malware come l’ultimo HermeticWiper, diffuso per attaccare le reti ucraine, ma destinato a proliferare anche al di fuori dei confini, costituiscono fonte di preoccupazione sia per l’Europa che per le altre nazioni. La capacità di diffusione di questo tipo di minacce è molto rapida e fortificata dai rapporti economico commerciali via web.

Anche in Italia questo aspetto non è da sottovalutare e in merito a ciò, fin dal primo giorno in cui si è verificato l’attacco all’Ucraina, l’Agenzia per la cybersicurezza italiana aveva lanciato l’allarme sul probabile arrivo di cyber-minacce, invitando PA ed aziende a provvedere al rafforzamento delle misure di cybersicurezza. Situazioni come questa, infatti, rappresentano un reale pericolo per tutti, nessuno escluso, perché il cyber-rischio deriva anche da eventuali “effetti collaterali” dovuti alla circolazione in rete delle minacce. Pertanto, non è un’ipotesi improbabile quella che una minaccia diffusa in rete con un determinato obiettivo, finisca per colpirne molti altri non inizialmente considerati come target.



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