IoT, AI, 5G e automotive: i driver dell’elettronica
Durante il tradizionale “European Press Event” organizzato da Publitek alcuni dei protagonisti del settore dell’elettronica hanno delineato le strategie societarie e analizzato le evoluzioni nei diversi segmenti di mercato
Ancora una volta a Monaco di Baviera si sono riuniti alcuni dei protagonisti del mondo dell’elettronica per offrire alla stampa europea una panoramica sulle rispettive strategie e cercare di delineare i trend di un settore destinato a incidere in modo sempre più pervasivo sia sul mondo industriali sia sulla nostra realtà quotidiana. Per quanto riguarda le cosiddette “buzzword”, quelle più gettonate durante l’evento sono state, e non poteva essere altrimenti, auto elettrica/autonoma, intelligenza artificiale e 5G.
Sempre più leader nell’NPI
Consolidare ulteriormente il proprio primato come distributore NPI (New Product Introduction), ovvero, lavorare a stretto contatto con i partner fornitori, per mettere a disposizione dei reciproci clienti i loro prodotti e le loro tecnologie più recenti il più rapidamente possibile è l’obiettivo da sempre perseguito da Mouser Electronics.
“Per questo motivo – ha detto Graham Maggs, Vice president Emea della società (Foto a sinistra) – stiamo investendo in parecchie aree. In Europa i più importanti mercati sono senza dubbio l’automotive, l’elettrificazione del veicolo e le energie rinnovabili, ma guardiamo con interesse anche ad altri comparti come ad esempio AI e 5G”. Oltre agli investimenti fatti per ampliare il portafoglio di prodotti e tecnologie destinate ai progettisti (i part number superano il milione da oltre 750 produttori), Mouser ha di recente annunciato un “sostanzioso” incremento del proprio quartier generale e del centro di distribuzione in modo da poter supportare e gestire in maniera adeguata il proprio business nel prossimo decennio (e oltre).
Graham Maggs, Vice president Emea di Mouser.
Focus sull’automotive
Uno dei protagonisti di maggior spicco nel settore automotive è senza dubbio ON Semiconductor. “Basti pensare – ha detto Joseph Notaro, Vice President, WW Automotive Strategy & Business Development della società – che lo scorso anno ogni autoveicolo prodotto al mondo ospitava oltre 230 nostri componenti targati”.
L’automotive, d’altronde, rappresenta la fetta più sostanziosa (il 31%) del fatturato di ON, che lo scorso anno è ammontato a 5,878 miliardi di dollari. La gamma di prodotti offerti dalla società si articola su semiconduttori di potenza per l’elettrificazione del veicolo, sensori per sistemi ADAS, dispositivi per l’illuminazione a LED, oltre a soluzioni per la gestione della potenza dei processori usati in ambito automotive.
Oltre all’ampiezza dell’offerta, un altro punto di forza dei prodotti targati ON è la qualità: “Da sempre ha sottolineato Notaro – perseguiamo una politica di Zero Difetti che ci permette di consegnare ai nostri clienti prodotti caratterizzati da un tasso di difettosità nettamente inferiori rispetto a quelli della concorrenza”.
CPS: il meglio dei due mondi
La trasformazione di Toshiba è stato il leit-motiv della presentazione di Peter Lieberwirth, VP marketing & operation di Toshiba Electronics Europe. “L’obiettivo della nuova Toshiba – ha affermato il manager – è contribuire a risolvere problemi sociali mediante la fusione del mondo informatico con quello reale”.
“Noi siamo in grado di sfruttare tecnologie di rilevamento e di connessione in rete per acquisire informazioni relative al funzionamento di prodotti, sistemi e a servizi. Tutti i dati disponibili possono essere utilizzati e compresi utilizzando l’intelligenza artificiale e tecnologie similari che possono fornire soluzioni, previsioni e pianificazioni in grado di fornire valore aggiunto alle tecnologie che usiamo nel mondo reale”.
Toshiba ha già realizzato prodotti e servizi frutto dell’unione tra le tecnologie fisiche e informatiche. Un esempio è rappresentato dal VPP (Virtual Power Plant): grazie all’uso di IoT è stato possibile coordinare il funzionamento di fonti di potenza distribuite – siti per la generazione di potenza solare ed eolica, auto elettriche e batterie ricaricabili – come se si trattasse di un singolo impianto.
A livello di prodotti, i semiconduttori sono un’area in cui Toshiba continua a focalizzare la propria attenzione. La società sta ad esempio sviluppando dispositivi per l’elettronica di potenza, destinati ad applicazioni in settori quali automotive, apparecchi industriali e sistemi per la generazione di potenza in grado di resistere a tensioni dell’ordine di parecchie migliaia di Volt. L’azienda è attivamente impegnata nello sviluppo di semiconduttori composti che utilizzano materiali come GaN e SiC per aumentare miniaturizzazione ed efficienza. Anche i veicoli autonomi sono nel mirino di Toshiba: per le auto driveless la società sta sviluppando interessanti soluzioni come ad esempio processori per il riconoscimento dell’immagine di elevata precisione e sensori per la misura di distanze.
Il mondo della strumentazione T&M
“Accelerare l’innovazione per un mondo sempre più connesso e sicuro” è la “mission” di Keysight Technologies. “Per la sua implementazione pratica – ha sottolineato Jay Alexander, chief technology officer della società: “Ci siamo trasformati da una società centrata sull’hardware in una società focalizzata sullo sviluppo di soluzioni basate sul software che includono un contenuto sempre più ampio di servizi”. La messa a punto di questa strategia ha comportato un profondo cambiamento dal punto di vista organizzativo, cha si è concretizzato nella creazione delle due divisioni, Csg (Communications Solutions Group) ed EISG (Electronic Industrial Solutions Group). Nella sua presentazione Alexander ha anche posto l’accento sull’incremento delle spese in R&S, che ora ammontano al 16% del fatturato. Per i mercati chiave – 5G, automotive, reti e IoT – Keysight propone una gamma di soluzioni ampia e diversificata che spazia dalla serie Infiniium UXR di oscilloscopi, formata da modelli che vanno da 13 a 110 GHz di larghezza di banda analogica effettiva, ai generatori di segnali a microonde VXG ad alte prestazioni progettati per le applicazioni a banda larga a onde millimetriche per le comunicazioni 5G e satellitari fino ad arrivare a PathWave Test 2020. Si tratta di una piattaforma software predittiva, scalabile e aperta, che integra hardware e software in ogni fase del flusso di lavoro legato allo sviluppo di un prodotto. Essa abbina software per la progettazione, software per il controllo degli strumenti di misura e software per effettuare test specifici in un ambiente di sviluppo aperto e permette di realizzare rapidamente soluzioni a elevate prestazioni. “PathWave – ha sottolineato Alexander – promette ai clienti di accelerare l’innovazione e lo sviluppo dei prodotti a partire dalla loro concezione iniziale fino alla produzione in serie e all’installazione finale”.
Nel regno delle IP
Sono oltre 1 miliardo i dispositivi che ogni anno integrano le IP sviluppate da Ceva, società specializzata nello sviluppo di proprietà intellettuali, che vengono concesse in licenza, in grado di elaborare, aggregare e connettere dati provenienti da miriadi di sensore per il applicazioni IoT.
Nella sua presentazione Richard Kingston, Vice President of Market Intelligence, Investor and Public Relations di CEVA si è concentrato sul NeuPro-S, un’architettura per processori AI di seconda generazione utilizzata per espletare compiti inferenziali basati su reti neurali profonde alla periferia della rete. Oltre a NeuPro-S, la società ha anche introdotto CDNN-Invite API, un compilatore per reti neurali profonde che supporta il co-processing eterogeneo dei core NeuPro-S e di engine custom per reti neurali all’interno di una rete neurale unificata. Queste due proposte rappresentano la soluzione ideale per ogni dispositivo basato sulla visione che richiede l’elaborazione alla periferia basata su AI, tra cui auto autonome, smartphone, telecamere (sia consumer su utilizzate per la sicurezza), cuffie per AR/VR e applicazioni industriali.
A livello di strategie, CEVA sta investendo parecchio sulle tecnologie di rilevamento “intelligenti”. Non bisogna dimenticare a questo proposito i numeri legati al mercato dello smart sensing: Tra sensori per telecamere, microfoni e IMU – ha detto Kingston – il mercato potenziale a cui potremmo rivolgerci da qui al 2022 supererà i 7,5 miliardi di unità”. Per consentire una sempre più massiccia penetrazione di CEVA in questo comparto strategiche sono state l’acquisizione di HillCrest Labs e l’investimento (per 10 milioni di dollari) in Immervision.
Il ruolo dei passivi
Fondata esattamente 100 anni fa, Kemet è uno dei più importanti produttori di condensatori, induttori, componenti magnetici e altri passivi critici per l’assemblaggio dei circuiti stampati. “I componenti di Kemet – ha detto Wilmer Companioni, senior technical marketing manager della società – soddisfano le esigenze di settori di mercato in rapida evoluzione come IoT, 5G e l’elettrificazione del gruppo propulsore e di altri sistemi a bordo veicolo.
Il ruolo centrale dei componenti passivi è stato sottolineato anche da John Brunt, product manager, high rel connector di Harwin che ha illustrato in dettaglio le caratteristiche di Gecko-MT, connettori a formato misto ottimizzati per impieghi nell’avionica, nella difesa, nello spazio e negli sport motoristici. Tra le principali applicazioni di riferimento figurano la robotica, i veicoli aerei senza equipaggio (UAV), la gestione delle batterie e i satelliti. “Combinando potenza e segnale in un’unica coppia di connettori robusti –ha sottolineato Brunt – è possibile ottenere riduzioni sia di peso sia di spazio, senza alcun compromesso in termini di prestazioni o di longevità”.
Filippo Fossati
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